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LIBERAZIONE

Allontanata la roteante danza della mente,
ora libero giaccio nel silenzio dello spirito;
oltre il tempo, oltre la morte, al di là della natura,
centro a me stesso della mia propria eternità.

Sono libero, e il piccolo “ego” si è dissolto,
io vivo immortale, unico ed ineffabile;
i confini del mio stesso universo oltrepassati,
io cresciuto oltre ogni nome, oltre ogni misura.

RISPOSTE AD UN ASPIRANTE ERMETISTA – 2/2


di Giuliano Kremmerz

*

Continua dalla prima parte (leggi qui)

 

6. – CHE COSA BISOGNA FARE PER RAGGIUNGERE IL FINE DI APPRENDERE I SEGRETI ERMETICI PER LA GUARIGIONE DELLE INFERMITÀ DEL CORPO UMANO?

     Studiare l’ermetismo coi precetti dianzi accennati e applicare le leggi assolute che si intuiscono, alla salute del corpo umano. Ma lo studio di questo genere di medicina non si deve, né si può fare con gli ordinari mezzi e coi metodi comuni, né è facile diventare un MEDICO ERMETICO.
     Tutti gli uomini ordinari e colti che hanno frequentato le scuole e le università, possono esercitare l’arte medica secondo le leggi dei paesi in cui vivono, ma per diventare MEDICO ERMETICO bisogna essere coronato da una Università molto superiore a quelle ordinarie, ed essere un ERMETISTA – cioè un sapiente equilibrato – prima di accingersi a guarire un infermo.

RISPOSTE AD UN ASPIRANTE ERMETISTA

di Giuliano Kremmerz

*

Nel «Mondo Secreto» ho ampiamente accennato alla iniziazione filosofica di un giovane che voglia addentrarsi negli arcani dell’invisibile e del sovrasensibile, però il pubblico che è educato modernamente a desiderare e ad ottenere con rapidità, è stanco di sentire sempre discorrere di filosofia dei miracoli e di non vederne mai, e vorrebbe dalla filosofia naturale ermetica una spiegazione chiara, tanto da non incespicare nei soliti scogli dell’utopia.

Per la quale ragione io, negli articoli che scriverò per questa modestissima pubblicazione, scenderò terra terra e darò chiare, esplicite, schiette, alcune idee fondamentali della Filosofia ermetica applicata alla medicina, in modo da indirizzare i ricercatori della scienza per la via buona, e non per la falsa additata come buona dai romanzieri e dai poeti dell’occultismo.

LE COAGULAZIONI ASTRALI SECONDO GIULIANO KREMMERZ

L’astrale è una zona oscura che è in noi, nella quale sono immagazzinate le cose pensate, udite, e tutto ciò che proviene dall’esperienza dei nostri sensi. La nostra zona astrale ha origine da quel fondo astrale che chiamiamo: “forza o corrente astrale”.

Circa le ipotesi sulla costituzione di questa forza, è stato detto che essa emana da una parte costituente il nostro apparato nervoso; sono arrivati perfino ad affermare che la forza astrale è una maniera particolare di manifestazione delle forze nervose; si son fatti esperimenti sopra diverse parti del sistema nervoso del nostro organismo, per vedere se l’astrale appartenesse alla tale o alla tal’altra zona nervosa; si è sostenuto che la forza astrale non fosse che magnetismo animale, ma tale idea è stata abbandonata quando si è riusciti a dimostrare che il magnetismo animale ha origine da un centro di azione molecolare, non da forza nervosa.

GLI SPIRITI ELEMENTARI SECONDO GIULIANO KREMMERZ

In italiano e negli scritti italiani di magia e affini storicamente non esistono che spiriti elementari. Gli occultisti francesi con a capo “Papus” adoperano il termine “elementare” per indicare il residuo fluidico dell’uomo dopo la morte, ed “elementali” per indicare gli esseri intermediarii tra il mondo fisico e l’intellettuale e cioè gli spiriti degli elementi: teoria che io non posso seguire, perché non faccio della filosofia astratta.
Considerate che dal punto di vista filosofico, precedentemente al XIX secolo e prima della Rinascenza, il mondo si riteneva composto di 4 elementi: aria – terra – acqua — fuoco. Il vero significato degli “elementari” è quindi: “spiriti degli elementi” e avremmo dunque 4 categorie di “elementari”.
Però, se modernamente, è nato lo “spiritismo” la parola “spirito” non è più quella italiana di un tempo. – Nella nostra tradizione italiana, “spirito” dev’essere considerato come la cosa che circonda ed anima una determinata virtù.

GIULIANO KREMMERZ: 3ª CONFERENZA ALL’ACCADEMIA PITAGORA

[Prima Conferenza: leggi qui]

[Seconda Conferenza: leggi qui]

*
 
Conversazione tenuta da Giuliano Kremmerz all’Accademia Pitagora di Bari il 18 Febbraio 1921
 
 

 

Nel riorganizzare il Circolo, si è resa necessaria la formazione di vari gruppi, a seconda delle tendenze e delle prerogative personali. Ma l’assegnazione ai vari gruppi non deve generare tra i fratelli alcun risentimento personale, perché, come facilmente si comprende, anche persona di alto ingegno e adatta per un genere di lavoro, può non avere le qualità necessarie per altri di genere diverso.
Farò comprendere con un esempio il metodo seguito nella formazione dei gruppi suddetti. Nel rifiorire degli studi religiosi, verificatosi dopo la guerra, abbiamo assistito, per così dire, a molte conversioni.

Fra queste, interessante per l’autorità della persona, quella dello scrittore inglese Conan Doyle, il quale ha recentemente pubblicato un libro per la volgarizzazione di una missione che egli chiama “Nuova religione” che ha riscosso l’applauso di molti, specie nei paesi di lingua inglese, dove l’autore è conosciutissimo, ed anche in Francia ed in Germania. Questa nuova religione è una trasformazione del Cristianesimo, in quanto egli allaccia il Cristianesimo con lo spiritismo e le investigazioni di laboratorio, facendo di tutto una bella e poetica esposizione. Da poeta quale egli è, una bella ispirazione individuale egli trae dalle sue nuove teorie, quando parla di Gesù Cristo e dei suoi 12 Apostoli. Ammettendo il Cristo storico, venuto dalle associazioni terapeutiche esseniche, egli delinea il seguente quadro: Quest’uomo straordinario, la cui influenza doveva essere immensa in un’epoca successiva, era seguito da una grande turba di credenti. Dovendo fra questi scegliere i suoi apostoli, egli non guardò al merito individuale, ma – dice l’autore -guardò i suoi seguaci e ne scelse dodici. Questi dovevano essere i suoi medii, come dice l’autore, medii cioè dello Spirito Santo che involgeva e inspirava il Cristo e ad essi era affidata la missione di parlare dopo di lui. – Il Cristo, dunque, scelse gente povera, ignorante, ed ebbe la felicità di scegliere guardando.

Analogamente immaginate che io, guardando ciascuno di voi, scorga qualche cosa che mi induca a determinare l’assegnazione ad uno, piuttosto che ad un altro gruppo di studi e di pratiche speciali. Questa scelta non è dunque arbitraria, esula da qualsiasi idea personale ed è dettata dalla conoscenza delle occulte qualità di ciascuno, che si rendono palesi a chi è più innanzi di voi e guarda a voi con occhio illuminato.
Passando ad altro argomento, un avvertimento importante è necessario tener ben presente da tutti coloro che fossero interessati da qualche ammalato, e cioè di non influire mai con l’azione personale. L’ammalato che domanda aiuto, lo domanda alla catena; e l’aiuto arriva non per la nostra presenza, la quale invece lo inceppa. Il contatto con l’ammalate determina la fede verso l’individuo come tale, non come anello della catena che richiama la forza magnetica di questa.
Bisogna dunque astenersi assolutamente dai continui rapporti con l’ammalato, eccezione fatta per coloro che esercitano la medicina, poiché diversamente facendo, l’ammalato ottiene meno di quanto dalla catena potrebbe ottenere, e colui che si sostituisce alla catena resta come un pezzo isolato di questa. Passo ora a trattare di un importante argomento. Troverete spesso ripetute nei miei scritti le espressioni: astrale, corpo astrale, zona astrale. Volgarmente per astrale si intende ciò che viene dagli astri.

Guardiamo invece all’origine della parola, di cui ho scritto nel Mondo Secreto.

IL PROCESSO DELLA PERCEZIONE

Un’ispirazione dagli scritti di Massimo Scaligero:

Il processo della percezione si svolge a un livello della coscienza, all’altezza del quale l’uomo è dormente e sognante.
Le percezioni egli non le ha come realmente si formano, ossia con una coscienza del loro processo, ma unicamente là dove esse sollecitano la « memoria » istintiva — che può così sostituirsi all’atto interiore richiesto nell’essenza dal contenuto percettivo — e sorgono disanimate in forma di rappresentazioni. L’esclusiva esperienza sensuale delle sensazioni riassume tipicamente tale quadro, essendo qui attenuata al massimo la presenza del Principio interiore per il quale invero le sensazioni si dànno e la cui testimonianza impotente, invece, si riduce a farle assumere, così alterate, come dati reali.
Una tale esperienza animale mentalizzata è inevitabile che, come condizione-base dell’uomo attuale e perciò della sua Cultura, costituisca l’ostacolo alla reale conoscenza.

Il processo della percezione si svolge a un livello della coscienza, all’altezza del quale l’uomo è dormente e sognante.
Le percezioni egli non le ha come realmente si formano, ossia con una coscienza del loro processo, ma unicamente là dove esse sollecitano la « memoria » istintiva — che può così sostituirsi all’atto interiore richiesto nell’essenza dal contenuto percettivo — e sorgono disanimate in forma di rappresentazioni. L’esclusiva esperienza sensuale delle sensazioni riassume tipicamente tale quadro, essendo qui attenuata al massimo la presenza del Principio interiore per il quale invero le sensazioni si dànno e la cui testimonianza impotente, invece, si riduce a farle assumere, così alterate, come dati reali.
Una tale esperienza animale mentalizzata è inevitabile che, come condizione-base dell’uomo attuale e perciò della sua Cultura, costituisca l’ostacolo alla reale conoscenza.

GIULIANO KREMMERZ: 2ª CONFERENZA ALL’ACCADEMIA PITAGORA

[Prima Conferenza: leggi qui]

*

Conversazione tenuta da Giuliano Kremmerz all’Accademia Pitagora di Bari il 17 Febbraio 1921

 

Continuo l’argomento non ancora esaurito.
Se più persone si associano con l’intenzione precisa di uno scopo a raggiungere e realizzare, formano una catena di volontà. Qualunque ne può essere lo scopo: industria, commercio, scienza, politica, amministrazione. La famiglia o la tribù sono forme tipiche di queste associazioni, gli stati politicamente sono delle vaste catene volitive intorno a una finalità a raggiungere, finalità che si chiama ideale perché l’idea madre che cementa l’unione degli uomini si presenta sotto l’aspetto dell’interesse collettivo prima, e particolare dopo. L’atto determinato per realizzare un interesse di molte persone automaticamente costituisce un circolo di volontà associate. A misura che l’umanità avanza nel sentimento dell’altruismo le catene prendono perfino l’interesse di tutte le creature umane e dalla cellula famiglia, si assorge al corpo costituito di una fratellanza universale e si prospetta l’idea avanzata e larga di una grande immensa famiglia comprendente le razze e le associazioni di razze, sogni prima di poeti e idealisti, e poi di partiti politico-sociali che ne vorrebbero realizzare la compagine. Ogni egoismo è in conflitto coi fini di una catena di volontà – la catena dei grandi egoismi è il contrappeso che arresta la realizzazione delle grandi idealità sociali.

IN VOLO CON LA CONSAPEVOLEZZA

 

La caratteristica più rilevante dell’umano è quella di poter vivere contemporaneamente in diversi livelli di realtà, e ciò è possibile perché di fatto l’uomo possiede altri corpi oltre a quello fisico. Con il corpo fisico percepisce la materia in virtù dell’apporto dei sensi, mentre con il corpo eterico-vitale percepisce la qualità energetica della materia animata: queste due realtà sono complementari e costruiscono il livello in cui agiscono le sensazioni.

Con il corpo mentale sperimenta il mondo dei pensieri e delle idee; è la facoltà mentale che permette di fare considerazioni e paragoni tra le cose, elaborando giudizi riguardo al rapporto con il mondo e interpretazioni attraverso l’uso dell’immaginazione. Quando sperimenta il livello dei sogni e delle visioni l’uomo è nel mentale psichico in cui percepisce la Vita tramite l’impressione che Essa esercita su di lui. Nel corpo dell’Anima egli elabora e sperimenta quanto ha assimilato dalle esperienze vissute in relazione all’impatto emotivo sentito e memorizzato interiormente. Infine nella sfera Divina ha accesso al vero senso della vita filtrando la realtà oggettiva con l’interezza del proprio Essere, percepito come un ente cosxiente, ossia come stato di Consapevolezza.

GIULIANO KREMMERZ: 1ª CONFERENZA ALL’ACCADEMIA PITAGORA

PRIMA CONFERENZA

(16 Febbraio 1921)

*

Venendo a Bari, dopo tanto tempo, ho trovato che sulla nostra Associazione esistono delle idee non equivoche, ma imperfette, che non corrispondono interamente alle direttive che io detti alla Fratellanza al suo inizio. Quindi mi permetto di rivolgermi a tutti per chiarire l’idea fondamentale, la base sulla quale fondammo la Miriam.

Nel 1897 io scrissi il Mondo Secreto. Ebbi molti lettori che, dopo essersi interessati a quanto io volgarizzavo, cominciarono a rivolgersi la domanda: Ma a che cosa serve tutta questa teoria vivificatrice di antiche superstizioni? – Quindi la necessità di trovare un’applicazione della teoria alla vita pratica. Dissi allora che queste teorie sono applicabili a tutte le contingenze della vita. A tutte…

SIATE PREPARATI

 

Siate figli della Terra di Mezzo
Siate fautori del Nuovo
Senza più sonno ergetevi oltre ogni tensione
Siate Amore rilassato
Siate ciò che da sempre già siete
Tutto va bene prima di tornare a Casa
Solamente, siate preparati.

CANTO DEL SOLE

Sacro sorgere del fuoco del mio spirito,
mi apro oltre i desideri egocentrici.
Scelgo di servire e di essere un esempio risplendente
che tutti possano vedere.
Onoro lo Spirito in tutte le creature viventi.
Dedico me stessa alla vita che porta all’onestà.

L’UCCELLO DI FUOCO

Ali color bianco-oro palpitano nella vastità
l’uccello di fiamma giunse scintillando
sopra una curva del fuoco solare alla foschia dell’occidente,
sfiorando, vela messaggera,
la vasta estate di zaffiro di un
mare silente, deserto, rovente.

Ora alla vigilia del declino del mondo
il colore e lo splendore ritornano alla deriva
attraverso un’atmosfera azzurro-tremolante fino al mio petto
vampa e bagliore che colorano l’estasi bianca
della veste di schiuma delle acque dell’Eternità.

Ali di color bianco-oro del fatato uccello di fuoco,
tardi e lentamente siete giunte dalla dimensione priva di tempo.

ANIMA NASCOSTA

Il mio amante mi ha tolto la veste di peccato

e io l’ho lasciata cadere con gioia

poi ha afferrato la mia veste di virtù

ma io ho avuto vergogna e spavento,

e ho cercato di impedirglielo.

OGNI ESSERE UMANO HA UN CERTO GENIO DENTRO DI SÉ…

 

FRAGILITÀ

Vi è stato detto
che, come una catena, siete fragili
quanto il vostro anello più debole.
Questa è soltanto mezza verità.
Siete anche forti
come il vostro anello più saldo.
Misurarvi dall’azione più modesta
sarebbe come misurare la potenza dell’oceano
dalla fragilità della schiuma.
Giudicarvi dai vostri fallimenti
è come accusare le stagioni
per la loro incostanza.

C’È UNA FRATTURA

C’è una frattura
dalla quale emerge ciò che è intatto.
Una distruzione da cui
emerge qualcosa di indistruttibile.
C’è un dolore al di là di ogni dolore
che conduce alla gioia
e una fragilità dalla cui profondità
emerge la forza.

LE OCHE SELVATICHE

Non devi essere buono.
Non devi camminare sulle ginocchia
Per centinaia di miglia nel deserto, per espiare.
Devi solo lasciare che il delicato animale del tuo corpo
ami ciò che ama.
Parlami della disperazione, la tua, e io ti parlerò della mia.
Intanto il mondo va avanti.

LA DIVINA OFFERTA

… Siccome lo yoga consiste, nella sua essenza, di una rinuncia al modo di vivere, materiale e animale, comune alla maggior parte degli uomini o a quello più intellettuale, ma tuttavia limitato, seguito da una minoranza, per volgersi verso una più ampia vita spirituale, la vita divina, ogni elemento delle nostre energie che viene offerto all’esistenza inferiore, nello spirito di questa esistenza, è in contraddizione col nostro fine e con la nostra consacrazione. Inversamente, ogni energia, ogni attività sottratta agli interessi inferiori, e dedicata al servizio di quelli superiori, è un progresso sul sentiero, una conquista sulle potenze che si oppongono al nostro progresso.

UNA SCALA COSMICA

*

Dobbiamo contemplare l’idea di una Scala Cosmica, e il fatto che esista un legame che collega l’umanità con un’influenza Superiore. La nostra Vita può essere compresa solo in relazione a forze la cui scala e grandezza ci oltrepassano.

Questa Forza chiede di essere riconosciuta, di essere servita e di risplendere attraverso di me. Sento il bisogno di pormi sotto la sua influenza e di relazionarmi ad essa mettendomi al suo Servizio. All’inizio non capisco che il mio desiderio di essere è un desiderio Cosmico e che il mio essere ha bisogno di situarsi e trovare il suo posto in un mondo di forze. Considero il mio desiderio una mia proprietà soggettiva, qualcosa che posso utilizzare per profitto personale, e ancora mi ritrovo nella competizione e nel fallire.

La mia ricerca è organizzata sulla scala di questa soggettività in cui tutto viene misurato in quantità e da un punto di vista individuale: io qui, e Dio lì.

INCORAGGIAMENTO

 

Eco del cielo! Cuore sacro!

perché,

perché rimani muto tra chi vive?

Dormi, tu che sei libero

da uomini senza Dei

bandito in eterno nella notte?

Non veglia forse, come prima,

la luce dell’etere?

E non fiorisce l’antica madre, la terra?

E non vige qui come altrove

la legge dello spirito,

del sorridente amore?

IL VALORE DELLA SAGGEZZA

 

Qualche anno fa ho vissuto durante l’estate in un piccolo villaggio piuttosto primitivo sulle montagne della Svizzera francese. Intorno alla torre cinquecentesca che era stata ristrutturata e dove ho soggiornato, un vigneto abbastanza grande veniva coltivato dagli antichi abitanti del villaggio. Li ho visti ripetere a intervalli di una settimana due tipi di operazioni meticolose sulle vigne che la mia mente pratica intellettuale pensava si potessero eseguire contemporaneamente, risparmiando manodopera. Ne parlai con la vecchia signora che puliva le mie stanze, chiedendole perché le due operazioni non avrebbero potuto essere fatte insieme. Lei sembrò sorpresa dalla domanda, esitò, poi disse: “È sempre stato fatto così”. Dopo un momento di quello che sembrava essere un pensiero difficile, ha aggiunto: “Alla vite piace di più così”.

La conoscenza del modo in cui una specie di pianta, e la natura in generale, “ama di più” è un tipo di conoscenza molto diversa dal nostro moderno tipo di conoscenza tecnologica. È un tipo qualitativo, non quantitativo. È un “sentire-conoscere”. Non riduce la situazione ad alcune quantità chimiche e ad una serie di misurazioni sul flusso di linfa, o sull’influenza del calore sui tessuti, e così via. Si basa su un tipo di empatia vivente e organica tra l’uomo e la natura – l’uomo all’interno della biosfera alle cui attività partecipa.

IL PARADIGMA DELLA QUALITÀ – 2/2

Lo sviluppo dell’intelletto scientifico moderno è stato un risultato notevole; eppure sembra ora evidente, a giudicare dai fatti reali che riguardano la nostra società e la nostra cultura, che questo risultato è stato acquistato ad un costo tragicamente alto. Ciò che serve è un radicale riorientamento della mente collettiva dell’umanità, lontano dalla quantità e verso la qualità.

Dane Rudhyar

 

– Per leggere la prima parte, clicca qui

 

Come ho già affermato, la coscienza nel senso più ampio del termine, intesa in particolare nelle filosofie asiatiche, esiste ovunque il Principio di Integrità operi nell’universo. C’è coscienza non solo negli animali e nelle piante, ma anche, in una forma più rudimentale, nelle molecole e negli atomi. Il filosofo, poeta, veggente e yogi indù Sri Aurobindo affermava di poter sentire e sperimentare un oceano di coscienza che lo avvolgeva e pervadeva l’intero universo. Ogni insieme esistenziale è in grado di assorbire, assimilare e focalizzare in espressione solo un aspetto di questa coscienza cosmica diffusa; lo fa secondo la capacità specifica del suo sistema di esistenza.

IL PARADIGMA DELLA QUALITÀ – 1/2

 

Tutta la nostra società occidentale è oggi pervasa dall’idea che la misurazione quantitativa possa risolvere praticamente tutti i problemi – non solo quelli sociali e personali, ma anche il problema della conoscenza.
La regola della maggioranza, i sondaggi popolari, i questionari, i test di intelligenza e professionali, le decisioni prese sommando i diversi pro e i contro, sia nella mente di una persona che in una riunione di comitato, sono tutti metodi quantitativi.

SIAMO NATI

Noi siamo nati
quando è nato l’universo.

I nostri atomi di idrogeno
vengono da quella espansione
da quel grande sbadiglio.

Chi è antico
ha degli obblighi,
non può vivere nell’apatia.

LA VITA… DIVINA

L’Universo si presenta all’individuo come Vita, un dinamismo del cui intero segreto egli deve impadronirsi, una massa di risultati contrastanti, un turbine di energie potenziali da cui egli deve liberare un ordine supremo e un’armonia non ancora realizzata. 

LA MAGIA NON RIFIUTA

  
Tutti hanno una matta voglia di diventare maghi: scienziati, filosofi, ricercatori indipendenti, dottori pratici di ipnotismo, magnetizzatori, ciarlatani, giornalisti, preti e mistici, tutti hanno la loro famosa idea della magia e dell’arcano magico.
Chi posa a superuomo arrivato al settimo cielo, chi a critico incredulo, chi a mistico, chi a pontefice che scomunica. Ma dal 1899 in cui cominciai a scrivere della Scienza dei Magi, un progresso enorme si è compiuto: la scienza umana, la osservativa e sperimentale, attraverso tanti studi e memorie d’indole diversa, è arrivata a capire e a confessare che qualche cosa ci sta nell’uomo vivente, che a prima vista non appare: una riserva di forze ignorate che in certi momenti non precisabili possono dare fenomeni inaspettati ed effettivi.

Se l’uomo non fosse la bestia più intelligente e dotta della zoologia, si contenterebbe di mettere a profitto quello che ha trovato e provato, per allargare la conoscenza pratica di queste realizzazioni di poteri occulti che sono in noi.

UTILI  AVVERTENZE ALLO STUDIO DELLA SAPIENZA REGIA

 

L’occulta Sapienza Salomonica è la Sapienza Regia o Magia. Salomone è il Re d’Israele; Salomone è l’uomo di pace, cioè il perfetto nel mondo dei prediletti di Dio. L’adattazione Salomonica, cioè dell’uomo sovrano sul popolo dei prediletti, è nella Giustizia. L’uomo giusto, cioè della giustizia divina incarnata nel temperamento umano di un adoratore della Volontà-Intelligente, è solo atto a studiare la Scienza del Bene e del Male.
Prima di intraprendere a praticare lo studio di questa Scienza che avvicina o allontana l’uomo dalla Volontà-Intelligente pensaci 67 volte, perché come il Bene, le tue azioni che producono il Male sono incancellabili ed indistruttibili, fino a quando tu non avrai pagato il tuo misfatto.

IL DIVINO ASCOLTO

I suoni tutti, tutte le voci la Tua voce son diventati:
Musica e tuono e di uccelli i cinguettii,
I suoi dolori e le gioie della vita son balbettati,
Cadenza del parlare umano e di parole i mormorii.

Il riso dell’immensa del mar felicità,
L’alato ronzar d’aereo l’aria a conquistare,
Il suon di tromba sulla terra e dell’auto la velocità,
La riluttante locomotiva, con la sua sirena a squillare

LA PREGHIERA SECONDO GIULIANO KREMMERZ

«La preghiera, ermeticamente, è un atto di concreta fluidificazione della volontà. Formulare l’idea e desiderarne la realizzazione, è preghiera. L’immaginazione delle cose ben definita, pittorica, minuta, cesellata nei più fini e definiti particolari è volontà in atto, è creazione. Concepire, immaginare, ritrarre bene l’idea, poi sentirsi

LETTERA AD UN PADRE CHE ASPETTA IL BAMBINO

 

Dall’Epistolario di Giuliano Kremmerz:

*

Carissimo Fr.

la risposta che tu domandi al quesito se la tua consorte, nello stato di gravidanza, può prepararti il cibo del digiuno di Ariete, tu sappi che niente si oppone a che essa con le sue mani prepari il tuo cibo. Pensa, carissimo fratello, che la famiglia è un dono del Signore quando l’unione tra l’uomo e la donna è benedetta dal Cielo ed è strumento e mezzo per richiamare qui esseri a noi legati per precedenti affetti e per volontà di quel Dio Supremo ed Unico che tutti noi nell’Ordine delle Cose Universe mantiene. Di qui scaturiscono gli importanti doveri dei genitori verso le loro creature: prima si rivestono i figli di carne, incarnando nell’utero di una donna gli spiriti destinati a questa vita terrena, poscia li si devono condurre nel cammino retto della vita della terra, educandoli ed ispirando loro le virtù di cui è indispensabile che il mondo goda per avviarsi alla conquista di quella pace divina che è Jerusalem promessa di profeti mistici. Quindi scendendo su di una casa la benedizione di Jehova, sotto la forma della figliuolanza, la donna incinta nella grazia di codesta benedizione non deve considerarsi come impura, ma come la nutrice di un secondo spirito umanizzato che la volontà dell’Unico Fattore, nell’ordine e nella giustizia, ti concede perché lo educhi e lo custodisci.

LA VERA DEVOZIONE

Colui che indossa la moralità come l’abito migliore,
sarebbe meglio stesse nudo.
Il vento e il sole non squarcernno la sua pelle.
E colui che fa dell’etica un limite al comportamento, ingabbia il suo canto.
Il canto più libero non passa tra fili e sbarre.
E colui per il quale l’adorazione è una finestra che si apre e si chiude,
non ha ancora visitato la dimora della sua anima
le cui finestre sono aperte da aurora ad aurora.

EVOLUZIONE

Ogni forma che vedi ha il suo Tipo supremo nell’Oltrespazio:
se la forma scompare, non temere: la sua radice è eterna.

Ogni immagine che vedi, ogni discorso che ascolti
non penarti quando scompare, ché questo non è vero.

Poiché eterna è la fonte, i suoi rami scorrono sempre,
e poiché ambedue mai cessano, inutile è il lamento.

Considera l’Anima come fontana e le opere sue come rivoli:
finché la fonte dura ne scorrono freschi ruscelli.

Via dal cervello il dolore, e di quest’acqua pur bevi;
non temer che si secchi, è acqua senza sponde!

Da quando tu venisti in questo mondo d’esseri
davanti ti fu messa, a salvarti, una scala.

​“PAROLE DAGLI SCRITTI DI MÈRE E SRI AUROBINDO”

«O Coscienza immobile e serena,

Tu vegli ai confini del Mondo come una Sfinge d’eternità.

E tuttavia ad alcuni tu riveli il tuo segreto:

costoro possono divenire il tuo Volere Sovrano

che sceglie senza preferire,

agisce senza desiderare»

IL SILENZIO

Il silenzio è pena;
ma nel silenzio
le cose prendono forma,
e noi dobbiamo aspettare e vegliare.
In noi,
nel nostro intimo segreto,
si trova l’elemento consapevole
che vede e sente
ciò che noi non vediamo né sentiamo.
Tutte le nostre percezioni,
tutte le azioni da noi compiute,
tutto ciò che siamo oggi,
un tempo dimoravano
in quei recessi silenziosi e coscienti,
sala del tesoro dell’anima.

ALLA TERRA

O dea Gaia, madre dei celesti e degli uomini mortali,
che tutto nutri e tutto doni e conduci a buon fine e
tutto distruggi,
che di fiori ti vesti e porti frutti e di belle stagioni ti allieti,
dimora del mondo immortale, vergine multiforme,
che con penose doglie i variopinti frutti produci;

L’ORA DI DIO

Vi sono momenti in cui lo Spirito abita tra gli uomini ed il Respiro del Signore aleggia sulle acque del nostro essere; ve ne sono altri nei quali si ritira e gli uomini vengono lasciati agire con la forza o la debolezza del loro egoismo. I primi sono periodi nei quali anche un piccolo sforzo produce grandi risultati e cambia i destini; i secondi, quelli in cui anche un grande lavoro porta scarsi risultati. E’ vero forse che gli ultimi sono preludio per i primi; forse il soffio del sacrificio che sale fino al cielo fa scendere la pioggia della bontà di Dio. Infelice è l’uomo o la nazione che al giungere del momento divino è addormentato o impreparato a riceverlo, perché la lucerna non è stata alimentata per accogliere l’ospite e le orecchie sono sorde al suo richiamo. Ma guai a coloro che pur essendo forti e pronti sprecano la loro forza o fanno cattivo uso del momento; vanno incontro ad una perdita irreparabile o ad una grande distruzione.
Nell’ora di Dio monda la tua anima da ogni auto-inganno, da ogni ipocrisia e da ogni vano auto-compiacimento per poter vedere chiaramente nel tuo spirito e udire la sua chiamata. Tutta la falsità della tua natura, una volta protezione dallo sguardo del Maestro e dalla luce dell’ideale, diviene ora uno squarcio nella tua armatura e ti espone ai fendenti. Se anche vinci per un momento è peggio per te, perché il colpo può giungere in seguito e abbatterti nel mezzo del trionfo. Piuttosto restando puro scaccia ogni paura

IL FUOCO DELL’AMORE DIVINO

Ho bisogno d’un amante che,
ogni qual volta si levi,
produca finimondi di fuoco
da ogni parte del mondo!
Voglio un cuore come inferno
che soffochi il fuoco dell’inferno
sconvolga duecento mari
e non rifugga dall’onde!

LA MISSIONE ERMETICA

*

Esplicata la necessità di rendere la coscienza libera per la conquista ermetica, e il pericolo del metodo soggettivo, confessate le mie intenzioni che sono spoglie di qualsiasi ambizione, ho bisogno di ricordare a chi vuol essere discepolo della buona idea l’indole della Missione nuova.
È legittimo che ogni uomo pensi a sé, che rivolga il suo studio, il suo intelletto, le sue aspirazioni a riconquistare ciò che il tipico Adamo dei cabalisti prevaricando perdette. Ma non bisogna dimenticare che l’umanità è una, e che la solidarietà umana è un dovere imprescindibile di ognuno che aspira alla corona regale della Verità.

È idealismo? Non sorridere, o lettore, perché nel senso volgare non ho abbastanza isterismo per creare delle illusioni a me e agli altri.
È la realtà della vita che lo impone. L’uomo muore e rinasce. Raccoglie rinascendo il frutto che ha seminato, sulla terra e i terrigeni sono sempre gli stessi, mentre nei cimiteri le ossa si convertono in carbonato di calcio, i morti rivivono.

IL VIAGGIO NEI MONDI

Lunga è la durata del mio viaggio e lungo il cammino.

Sono uscito sul carro del primo raggio di luce e ho viaggiato attraverso la selvaggia vastità dei mondi, lasciando le mie orme su solide stelle e pianeti.

Il viaggio più lontano è quello che ti avvicina a te stesso e l’addestramento più intricato è quello che prepara una melodia di semplicità assoluta.