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Archivio dei tag Giuliano Kremmerz

GIULIANO KREMMERZ: 1ª CONFERENZA ALL’ACCADEMIA PITAGORA

PRIMA CONFERENZA

(16 Febbraio 1921)

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Venendo a Bari, dopo tanto tempo, ho trovato che sulla nostra Associazione esistono delle idee non equivoche, ma imperfette, che non corrispondono interamente alle direttive che io detti alla Fratellanza al suo inizio. Quindi mi permetto di rivolgermi a tutti per chiarire l’idea fondamentale, la base sulla quale fondammo la Miriam.

Nel 1897 io scrissi il Mondo Secreto. Ebbi molti lettori che, dopo essersi interessati a quanto io volgarizzavo, cominciarono a rivolgersi la domanda: Ma a che cosa serve tutta questa teoria vivificatrice di antiche superstizioni? – Quindi la necessità di trovare un’applicazione della teoria alla vita pratica. Dissi allora che queste teorie sono applicabili a tutte le contingenze della vita. A tutte…

LA MAGIA NON RIFIUTA

  
Tutti hanno una matta voglia di diventare maghi: scienziati, filosofi, ricercatori indipendenti, dottori pratici di ipnotismo, magnetizzatori, ciarlatani, giornalisti, preti e mistici, tutti hanno la loro famosa idea della magia e dell’arcano magico.
Chi posa a superuomo arrivato al settimo cielo, chi a critico incredulo, chi a mistico, chi a pontefice che scomunica. Ma dal 1899 in cui cominciai a scrivere della Scienza dei Magi, un progresso enorme si è compiuto: la scienza umana, la osservativa e sperimentale, attraverso tanti studi e memorie d’indole diversa, è arrivata a capire e a confessare che qualche cosa ci sta nell’uomo vivente, che a prima vista non appare: una riserva di forze ignorate che in certi momenti non precisabili possono dare fenomeni inaspettati ed effettivi.

Se l’uomo non fosse la bestia più intelligente e dotta della zoologia, si contenterebbe di mettere a profitto quello che ha trovato e provato, per allargare la conoscenza pratica di queste realizzazioni di poteri occulti che sono in noi.

UTILI  AVVERTENZE ALLO STUDIO DELLA SAPIENZA REGIA

 

L’occulta Sapienza Salomonica è la Sapienza Regia o Magia. Salomone è il Re d’Israele; Salomone è l’uomo di pace, cioè il perfetto nel mondo dei prediletti di Dio. L’adattazione Salomonica, cioè dell’uomo sovrano sul popolo dei prediletti, è nella Giustizia. L’uomo giusto, cioè della giustizia divina incarnata nel temperamento umano di un adoratore della Volontà-Intelligente, è solo atto a studiare la Scienza del Bene e del Male.
Prima di intraprendere a praticare lo studio di questa Scienza che avvicina o allontana l’uomo dalla Volontà-Intelligente pensaci 67 volte, perché come il Bene, le tue azioni che producono il Male sono incancellabili ed indistruttibili, fino a quando tu non avrai pagato il tuo misfatto.

LA PREGHIERA SECONDO GIULIANO KREMMERZ

«La preghiera, ermeticamente, è un atto di concreta fluidificazione della volontà. Formulare l’idea e desiderarne la realizzazione, è preghiera. L’immaginazione delle cose ben definita, pittorica, minuta, cesellata nei più fini e definiti particolari è volontà in atto, è creazione. Concepire, immaginare, ritrarre bene l’idea, poi sentirsi

LETTERA AD UN PADRE CHE ASPETTA IL BAMBINO

 

Dall’Epistolario di Giuliano Kremmerz:

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Carissimo Fr.

la risposta che tu domandi al quesito se la tua consorte, nello stato di gravidanza, può prepararti il cibo del digiuno di Ariete, tu sappi che niente si oppone a che essa con le sue mani prepari il tuo cibo. Pensa, carissimo fratello, che la famiglia è un dono del Signore quando l’unione tra l’uomo e la donna è benedetta dal Cielo ed è strumento e mezzo per richiamare qui esseri a noi legati per precedenti affetti e per volontà di quel Dio Supremo ed Unico che tutti noi nell’Ordine delle Cose Universe mantiene. Di qui scaturiscono gli importanti doveri dei genitori verso le loro creature: prima si rivestono i figli di carne, incarnando nell’utero di una donna gli spiriti destinati a questa vita terrena, poscia li si devono condurre nel cammino retto della vita della terra, educandoli ed ispirando loro le virtù di cui è indispensabile che il mondo goda per avviarsi alla conquista di quella pace divina che è Jerusalem promessa di profeti mistici. Quindi scendendo su di una casa la benedizione di Jehova, sotto la forma della figliuolanza, la donna incinta nella grazia di codesta benedizione non deve considerarsi come impura, ma come la nutrice di un secondo spirito umanizzato che la volontà dell’Unico Fattore, nell’ordine e nella giustizia, ti concede perché lo educhi e lo custodisci.

LA MISSIONE ERMETICA

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Esplicata la necessità di rendere la coscienza libera per la conquista ermetica, e il pericolo del metodo soggettivo, confessate le mie intenzioni che sono spoglie di qualsiasi ambizione, ho bisogno di ricordare a chi vuol essere discepolo della buona idea l’indole della Missione nuova.
È legittimo che ogni uomo pensi a sé, che rivolga il suo studio, il suo intelletto, le sue aspirazioni a riconquistare ciò che il tipico Adamo dei cabalisti prevaricando perdette. Ma non bisogna dimenticare che l’umanità è una, e che la solidarietà umana è un dovere imprescindibile di ognuno che aspira alla corona regale della Verità.

È idealismo? Non sorridere, o lettore, perché nel senso volgare non ho abbastanza isterismo per creare delle illusioni a me e agli altri.
È la realtà della vita che lo impone. L’uomo muore e rinasce. Raccoglie rinascendo il frutto che ha seminato, sulla terra e i terrigeni sono sempre gli stessi, mentre nei cimiteri le ossa si convertono in carbonato di calcio, i morti rivivono.

LA SCIENZA DELLE IDEE SEMPLICI

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V’è una scienza ancora occulta in pieno secolo XX, perché è difficile per molti uomini studiosi di mille scienze più o meno positive, di ritornare alla semplicità delle idee semplici. Così io desidero, per tutti coloro che tentano di varcare questa soglia del Labirinto, di ridurre tutte le cose alle proporzioni ragionevoli e di non credere alle diatribe e agli arzigogoli dei superuomini che spuntano a tonnellate. Con questo metodo delle idee semplici, bonariamente semplici, intese con semplicità, tutti i misteri religiosi, tutte le mitologie ci sono svelati e il minotauro dell’imbroglio è immolato.
Leggete il nome degli dèi mistici, vedetene le origini e ne farete conoscenza intima e li trarrete dalle nuvole delle teogonie fiorite nel campo oggettivo della vostra visione intelligente. Osiride, Iside, Ammone, Horus, Giove (Iupiter cioè Ieovpater) Mizraim, Febo, Moloh, Adonai, Achad, Achac, e poi Maria e poi Cristo figliuolo di Dio, tal quale come i re di Siria che si chiamavano Benachad o Benadad figliuoli del Signore unico Dio… poi Baal, Hecate, Hera, Aserot, Astaroth, Adirdagash…

IL POPOLO SOVRANO: CARITÀ, AMORE E MATERIALISMO

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Il materialismo brutale ha conquistato le masse per due ragioni sodissime: l’una positiva, l’altra negativa.
  Positivamente percepisce la civiltà come la maggior copia di bene sensibile da offrire alle moltitudini in soddisfazione dei bisogni di tutti i momenti. Le organizzazioni popolari civili sono presiedute dal concetto previdenziale della concezione materialista della vita. Quindi la politica che è scienza di governo delle moltitudini, fa officiale il criterio materialista della distribuzione equa della somma maggiore di felicità, intesa come l’intendono i materialisti puri e semplici.
  Negativamente perché sorride innanzi alla impotenza delle vecchie organizzazioni spiritualiste religiose che non possono dare niente in questa valle di lagrime e tutto rimandano a dopo … che ci è venuto un tiro secco.
  Badate, o lettori, che io non m’immischio di religioni, ma vorrei far comprendere che nella fusione di tutto l’antico scibile sui poteri dell’anima, il cristianesimo officiante cattolico, cioè universale, dovrebbe aver dato a noi tutto quello che oggi indipendenti o contro la sua capacità sociale, gli uomini vanno trovando e ricercando, tal quale come venti secoli fa nella Roma imperiale e nell’Alessandria dei filosofi. L’idea della maggior copia di benefici al popolo sulla terra non è prettamente materialista. Il fondamento essenziale della Carità e dell’Amore, che è supremamente cristiano e civile, o, meglio religioso e umanitario, presuppone il comune vantaggio dei beni della natura e della cooperazione scientifica dei più progrediti in uomini associati.
 

MAGIA E RELIGIONE SECONDO GIULIANO KREMMERZ – PARTE II

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Continua dalla prima parte (qui)

L’uomo aspirante alla sua integrazione deve ragionevolmente sviluppare tutte le sue unità, non i soli piedi o il solo stomaco o il solo naso. E questo è il nodo della questione sul quale richiamo la vostra perspicacia: l’iniziatura ad una scienza reintegrativa non è a confondersi con le teosofie e le religioni che vogliono mutare l’uomo in un angelo che suona il liuto innanzi al trono divino; ma più modestamente aspira a che la bestia intelligente uomo si sviluppi fino alla purezza dei suoi poteri, sovrano del suo destino e libero e giusto padrone delle forze latenti e note che natura gli ha dato.

Se un sistema di medicina volesse ridurre tutto l’organismo umano al solo eccessivo sviluppo della sensibilità nervosa non creerebbe la sanità del corpo.
Così l’ipotesi religiosa ha dato per risultato tanti soggetti da manicomio che poi furono santificati per ammirazione delle nevropatie di tutte le forme nella storia della fede. Comprendo che vi furono dei matti generosi e veramente eroici per la loro azione sociale in tempi difficili, ma ve ne furono mille altri, delinquenti raffinati dalla teologia, che fanno disonore non solamente al paradiso, ma all’umanità.

MAGIA E RELIGIONE SECONDO GIULIANO KREMMERZ

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Le religioni ebbero origine dall’idea di legare le masse travagliate dalle passioni bestiali ai tipi divini, per il governo loro e per modificarle alla vita sociale. Ebbero origini teocratiche o formarono dopo la loro nascita delle teocrazie. Le due grandi religioni vive, teocratiche o no, il cristianesimo e il buddismo, ci trasportarono ad un eccesso antiscientifico: lo spiritualismo, l’uomo-spirito, che la logica umana ripudia.
Comprendo che l’uomo-spirito è una idea seducente e una nobile fantasia; ma con questo non escludo che sia una eresia scientifica della scienza sacra.
Ogni eccesso è disquilibrio delle facoltà.
Stabiliamo alcune idee fondamentali, per prepararci.
Che cosa è l’uomo? Un vestito di carne e una mente che ragiona, osserva e concepisce le idee.
Non entriamo in tutto quello che han detto filosofi e religiosi.
La chiesa ci dice anima e corpo.
Lo spiritismo afferma esistere un corpo, un perispirito, uno spìrito.
La teosofia buddica ci divide in sette parti.
Noi ci sentiamo uno. Bisogna compiere uno sforzo atletico per arrivare a sentire in noi un quid diverso dal corpo, che chiamiamo mente.

COMUNICARE LA FORZA

Quando tu hai un maestro visibile, bada che la sua scienza è una face che non si dona; ma come il fuoco accende i carboni spenti, per comunione dell’Ariel elementare del fuoco egli accende nel tuo animo il fuoco della scienza e per la scienza ti comunica la forza. Il metodo desiderato dai profani dell’esposizione delle leggi dello scibile al discepolo, non è sostenibile e non è adattabile allo insegnamento della magia.
     Nella quale magia un gran rimprovero è a farsi a tutti coloro che ne discorrono, il dott. Kremmerz compreso, e cioè la vogliono insegnare con metodi impossibili alla cultura pedagogica contemporanea, ricorrendo a formole, a simbolismi, a materie viete degne di secoli di ignoranza e di tenebre.
     Ma i miei amici e nemici comprendano che non è la formola e la logologia quella che fa il mago e l’insegnamento magico – ma altra musica che il simbolismo nasconde.

TEMPERANZA

Vuoi condurti bene? sii temperante di pensieri, sobrio nelle azioni. Considera il tuo simile come carne della tua carne: carità viene da caro che è carne. Domina i tuoi sensi e non fare che prendano il sopravvento sulla tua ragione. Usa delle cose

INNO AL SOLE

Unus, Pollentissimus Omnium!

O SOLE, radiante Iddio, padre nostro, tu, che crei le forme e dai
con l’ombra rilievo alle cose visibili nell’onda del tuo splendore
eterno, illumina della tua Luce Divina colui che, puro di mente e cuore,
leggerà in questo libro le leggi e le pratiche per assorgere alla
potestà dei Numi: fa che egli intenda e non fraintenda: dagli l’umiltà

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