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ALTRONAUTI: TRADIZIONE E RELIGIONE

Gli Altronauti: puntata di venerdì 29 Settembre 2023

“In ogni insegnamento religioso si penetra lo strato esteriore per arrivare a quello interiore.
I sistemi religiosi da un lato descrivono l’immagine esteriore dell’essere umano realizzato (come ad esempio il Cristo o il Buddha), dall’altro però non forniscono strumenti concreti per il raggiungimento del corrispondente stato di cosxienza.

Il cristianesimo dice che bisogna amare gli altri ma non dice come si fa; il buddismo dice di svuotare la mente ma non dice come si fa; e così via. Ogni istituzione religiosa dice come bisogna essere, ma quasi nessuna dice cosa bisogna fare concretamente per diventare in quel modo”. *

(* Testo completo: https://seialtrove.altervista.org/tradizione-e-religione/)

L’Insegnamento della Tradizione, a cui anche il Centro Altrove si ispira, cerca di colmare questa profonda lacuna esistenziale. Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti”.

ALTRONAUTI: IL SIGNIFICATO INTERIORE DEGLI INSEGNAMENTI RELIGIOSI

Puntata radiofonica di venerdì 8 Settembre 2023

Le religioni hanno influenzato ed influenzano molti aspetti della vita sociale ed individuale, costituendo di fatto la base di ogni sistema di credenze, nonché della nostra morale. Eppure al di là della fede e della teologia, i loro insegnamenti e i loro riti non contengono solo indicazioni sulla natura del mondo esteriore, note alla maggioranza di noi, bensì anche sulla nostra natura interiore: due livelli di lettura dunque, con due significati complementari.

“Il significato esterno parla del mondo esterno, del macro-cosmo. Il significato interiore parla dell’essere umano, del micro-cosmo. Questi due stati di cosxienza, speculari e complementari, solo se unificati formano l’Uomo cosmico, l’Áνθρωποκόσμος”.*

Oggi sondiamo questi due significati, dando inizio ad un nuovo ciclo di puntate, che saranno tappe di un viaggio alla scoperta della nostra Realtà Interiore.

LA VERA DEVOZIONE

Colui che indossa la moralità come l’abito migliore,
sarebbe meglio stesse nudo.
Il vento e il sole non squarcernno la sua pelle.
E colui che fa dell’etica un limite al comportamento, ingabbia il suo canto.
Il canto più libero non passa tra fili e sbarre.
E colui per il quale l’adorazione è una finestra che si apre e si chiude,
non ha ancora visitato la dimora della sua anima
le cui finestre sono aperte da aurora ad aurora.

IL POPOLO SOVRANO: CARITÀ, AMORE E MATERIALISMO

*

Il materialismo brutale ha conquistato le masse per due ragioni sodissime: l’una positiva, l’altra negativa.
  Positivamente percepisce la civiltà come la maggior copia di bene sensibile da offrire alle moltitudini in soddisfazione dei bisogni di tutti i momenti. Le organizzazioni popolari civili sono presiedute dal concetto previdenziale della concezione materialista della vita. Quindi la politica che è scienza di governo delle moltitudini, fa officiale il criterio materialista della distribuzione equa della somma maggiore di felicità, intesa come l’intendono i materialisti puri e semplici.
  Negativamente perché sorride innanzi alla impotenza delle vecchie organizzazioni spiritualiste religiose che non possono dare niente in questa valle di lagrime e tutto rimandano a dopo … che ci è venuto un tiro secco.
  Badate, o lettori, che io non m’immischio di religioni, ma vorrei far comprendere che nella fusione di tutto l’antico scibile sui poteri dell’anima, il cristianesimo officiante cattolico, cioè universale, dovrebbe aver dato a noi tutto quello che oggi indipendenti o contro la sua capacità sociale, gli uomini vanno trovando e ricercando, tal quale come venti secoli fa nella Roma imperiale e nell’Alessandria dei filosofi. L’idea della maggior copia di benefici al popolo sulla terra non è prettamente materialista. Il fondamento essenziale della Carità e dell’Amore, che è supremamente cristiano e civile, o, meglio religioso e umanitario, presuppone il comune vantaggio dei beni della natura e della cooperazione scientifica dei più progrediti in uomini associati.
 

LA MEDICINA… COME RELIGIONE?

Gli Altronauti – puntata del 28 agosto 2020

Attraverso un articolo del filosofo Giorgio Agamben e il dialogo che ne consegue con gli ascoltatori, si parla di “medicalizzazione” della vita e di adozione della medicina e delle sue nuove pratiche “cultuali” a nuovo paradigma “religioso“, soprattutto in tempi di “emergenza sanitaria“.

L’occasione si presta anche a trattare la paura della morte e il rapporto che abbiamo

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