Gli Altronauti – puntata di venerdì 26 febbraio 2021
Proseguiamo il cammino intrapreso nella puntata precedente, prendendo spunto dalle considerazioni dello psicanalista e sociologo Erich Fromm su «avere» ed «Essere» come due modalità differenti di approccio alla vita.
In particolare, nella prima parte della puntata affrontiamo l’idea di «vita attiva» e «vita passiva» di alcuni sapienti antichi (come Aristotele, Tommaso d’Aquino, Spinoza), chiedendoci se le loro concezioni di «felicità», «sofferenza», «salute», «Libertà», «ragione» non possano essere valide anche oggi…
In un “botta e risposta” originale tra Hermes e Yapos, si parla di «società della tecnica», di Libertà di essere se stessi in un mondo di schemi e protocolli, di responsabilizzazione, di poter dare alle cose il loro reale Valore, e di nuovi modelli esistenziali verso cui orientarci per diventare finalmente… Umani.
Divenire stabile centro di sé stessi, riuscendo ad attraversare le esperienze di vita senza farsene travolgere, significa poter affrontare al meglio i mutamenti che stanno avvenendo, lasciando che la morte del vecchio possa far spazio ad un Rinascimento del Vero.
Un breve estratto del film “Captain America: The Winter Soldier” del 2014 che sembra rispecchiare lo scenario a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni… ad ognuno le sue riflessioni.
Non esiste solo la dipendenza dalla droga, dall’alcol o da cose materiali… si può essere dipendenti anche dalle emozioni, dai legami, dalle abitudini (spesso ‘cattive’), dalle convinzioni, nonché dall’immagine idealizzata che abbiamo di noi stessi. Così per molti di noi l’esperienza di solitudine e clausura è stata un’occasione, ancorché forzata, per stare a tu per tu… con se stessi, e affrontare le proprie (tossiche) dipendenze, senza più scuse.
In studio: Yapos e Luciana.
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