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REBYS: MASCHILE E FEMMINILE – PARTE II

Anima Gemella
Il Viaggio Di Ritorno

Alla luce del Lavoro sin qui esposto, possiamo in totale tranquillità affermare che il Principio maschile e il Principio femminile sono due aspetti di un’unica entità Essenziale e Divina, riflessi e speculari; proprio come lo sono due gemelli.
In Natura tutto è il riflesso di qualcosa che portiamo anche dentro di noi. Per cui si può dire che: se in me esistono un maschile e un femminile, ha senso parlare dell’anima gemella, che nelle profondità delle nostre esperienze sessuali e amorose da sempre ricerchiamo nell’altro? O forse è più appropriato affermare che l’Anima è anche la mia GEMELLA?
Se non è l’esterno a dovermi completare, poiché dentro di me c’è il maschile ed il femminile, Padre e Madre, allora forse già contengo in potenza l’annessa capacità ricongiuntiva? L’Anima, che da sempre dimora e soggiace in me, attende, come la principessa delle favole rinchiusa in una psicoprigione; indago e scopro dove è rinchuisa così posso Liberarla…

Io (ciò che credo di essere) dovrò affrontare la Morte, dovrò far morire l’illusione di essere piccino e diviso, per accedere al maniero incantato che io stesso, immemore e vittima di un arteficio evolutivo della Cosxienza, ho costruito.
Un Giuoco che, comprese le regole, si rivela molto ma mooolto interessante, direi ILLUMINANTE, ma ad una condizione: finché non avrò accesso al mio Re-g-ale titolo di principe, grazie a un Atto d’Amore reale e autentico, annullando me stesso, le mie credenze, i miei punti di vista, insomma trasformando la mia pochezza in ampiezza e la mia restrittezza in vastità, Anima non potrà esprimersi e concedersi alla vera Vita, al Suo Sposo, allo Spirito Immanente che soggiace nel Cuore di tutte le cose, di ogni uomo e donna.
Unione degli opposti, riconciliazione, comunione, questo è il FINE del Giuoco Divino.
Ecco il vero significato dell’Unione, quel Principio d’unione che oggi si ricerca ancora per ignoranza nell’atto sessuale di superficie, in cui crediamo di desiderare l’altro, ma di fatto nell’atto stesso cerchiamo inutilmente e disperatamente di riempire quella carenza, quel vuoto, quel senso di mai abbastanza e di mancanza che riesca a colmare ed unire quel Qualcosa di scisso che di fatto è proprio dentro noi stessi.
È per questo che noi tutti siamo rivolti al Rebys, nessuno escluso.
Il Rebys è l’Unio Mystica che riaccende la Luce nel Tempio dell’uomo.
Per questo processo, di natura squisitamente e spietatamente Alkemica, non ci servono filosofie predefinite già percorse e tantomeno nozioni storiche se non ci conducono all’Interno di noi stessi con uno strumento che ci metta a disposizione un Sapere Operativo, un REALE FARE, perché colui che cerca di progredire veramente realizza che il “sapere saputo” non ha mai portato “alcuno” a qualcosa di concreto. Questo lavoro è un Fare.

Oggi le tendenze da supermercato spirituale istigano gli uomini e le donne a trovare l’Anima Gemella, in giro circolano corsi e seminari che incentivano a cercare colui o colei che vi completerà, o la tecnica e la pratica che vi uniranno al divino.
E allora mi chiedo: ma chi ci deve completare se dentro di noi abbiamo entrambi i Principi? Forse ci siamo addormentati a tal punto da credere di essere maschi o femmine separati e che solo là fuori troveremo la felicità? Forse sì?
Può mai essere allora che ai singoli sia precluso il Regno dei Cieli? Che assurdità e che vaga negazione.“VEGLIATEVI”, riprendete possesso della vostra dimora e accendete la Luce nel vostro Tempio!

I Tre Corpi

Il Lavoro sul Corpo Emozionale

Le influenze esterne, impressioni, informazioni, gesti, immagini, governano le funzioni del corpo fisico dell’uomo ordinario, che incidono su tutte le altre funzioni: l’uomo ordinario, infatti, se non conosce queste funzioni avrà un mondo interiore emotivo (corpo emozionale o involucro vitale) estremamente vulnerabile. Le emozioni negative non hanno di per sé un centro reale che le produce, non possono essere prodotte da cause esterne, esistono perché in noi si attiva per abitudine meccanica un relé, una risposta interiore, che accetta e giustifica il movimento attribuendolo a cose e fatti esterni.
Non esiste assolutamente una sola ragione inevitabile per cui l’azione di qualcun altro o qualche circostanza debba produrre un’emozione negativa in noi!
È soltanto la nostra risposta all’evento esterno, la densità, la lentezza, la non presenza, la debolezza che fa si che ciò accada.
Nessuna emozione negativa può essere prodotta da cause esteriori se noi non lo vogliamo: è sempre una nostra responsabilità cedere il nostro spazio a entità esterne o aliene.
Sperimentiamo emozioni negative perché, non conoscendo noi stessi ed i nostri funzionamenti, le spieghiamo con cause esterne, col nemico esterno, il complotto, e in tal modo gli cediamo per paura il nostro Reale Potere.

Bisogna smettere di concepire che qualcuno possa avere potere sul nostro stato emozionale!
Tu sei il solo responsabile della tua latente schiavitù, tu solo hai il Potere di rifiutare queste entità, questi pensieri meta viventi che come visto sono estremamente ragionevoli e cosxienti.

L’uomo “Nuovo” prende Cosxienza dell’importanza estrema che assume la “non espressione delle emozioni negative” sul suo percorso evolutivo. La non espressione delle emozioni negative non corrisponde alla loro soppressione, ma consiste nel trovare l’immobilità, l’autosservazione, un retto pensare nella giusta posizione, perché l’espressione delle emozioni negative è sempre basata sul pensiero erroneo, sull’“identificazione”, che è una manifestazione e una conseguenza del pensiero stesso. Sicché il controllo delle emozioni è un processo di autosservazione innanzitutto, e quindi di conseguenza una pura trasformazione mentale.
Tutte le possibilità di sviluppo evolutivo sono contenute nel riconoscere, accettare, assimilare e trasformare le emozioni negative che altro non sono che il nostro Sale, il SALE della nostra terra.
La vera Priorità in questo autoconoscersi emozionale è di limitare la risposta e smettere di reagire interiormente.

Il Lavoro sul Corpo Mentale

Il Lavoro sul corpo mentale è la costruzione dell’involucro mentale: pensare in maniera nuova, positiva, creare un pensiero retto, corretto permanente, creare nuovi punti di vista, uscire dallo scetticismo e dalla confusione, limitare la verbosità, distruggere le suggestioni e le illusioni. La mente dell’uomo ordinario è continuamente impegnata in pensieri incontrollati, un rumore di fondo e un brusio determinano la compulsività psicologica.

Il Lavoro consiste nell’attuare ed esercitare una padronanza su di essi che a sua volta determinerà a cascata la padronanza su altri aspetti della Vita (emozioni, azioni, movimenti incontrollati).
La mente va focalizzata sugli Scopi che spingono l’uomo a “Lavorare su di sé”. Se l’uomo Ricorda il suo Scopo, trova un numero sempre maggiore di stimoli, di forza e la sua volontà si muoverà in un’unica direzione e sarà più coesa e potente.

Ciò avviene quando il “Lavoro” occupa il posto principale nella Vita. Se le cose sono semplici è perché vi è un assunzione di responsabilità, è avvenuta una scelta interiore e quindi non vi è attrito, se ci sono ostacoli al “Lavoro” è perché di fondo non si è ancora avuto accesso ad una vera scelta e quindi ci sarà attrito.

Bisogna scoprire tramite l’indagine costante cosa ostacola il Lavoro, bisogna sacrificarsi, rendere sacro, consacrarsi, e il sacrificio sarà il “dolce prezzo” da pagare. Ogni cosa che sviluppiamo resta a noi come un credito. Si ottiene sempre in proporzione a quanto si è disposti a pagare, sacrificare, a quanto si è disposti a lasciare andare, a far morire. Questa è la Legge.

Il Lavoro sul Corpo Fisico 

Il cambiamento del proprio stato di Cosxienza sviluppa di fatto un’azione sul Corpo.
I centri, mentale, emozionale e fisico, lavorano in un uomo ordinario sempre simultaneamente, sono interdipendenti, interconnessi: cioè un certo tipo di pensiero è inevitabilmente legato ad un particolare tipo di emozione (o stato d’animo o umore), e ad un certo movimento (o postura). Quindi un certo tipo di emozione fa scattare dei movimenti o determinai pensieri, così un certo tipo di movimento (o posizione del corpo) fa sorgere emozioni determinate, stati d’animo particolari. Spesso le possibilità di far “lavorare” in modo nuovo i centri consiste nel  cominciare con il centro motorio, cioè con il corpo. I movimenti e le pose controllano la forma del pensiero e la forma del sentimento, così come il tipo di movimento e le pose sono legati a determinate forme pensiero, emozioni e sentimenti.
Tutte le posture fisiche, intellettuali ed emozionali sono collegate tra loro, dipendono le une dalle altre. L’automatismo dei pensieri e dei sentimenti corrisponde esattamente all’automatismo dei movimenti del corpo. Ognuno di questi automatismi non può essere cambiato senza cambiare gli altri. Si rivela un’utile pratica l’osservazione delle posture e la correzione degli automatismi.

Un giorno la Presenza mi sussurrò: “Non esiste l’amore umano”. “Dunque devo stare da solo?”, chiesi. La Presenza continuò: “Non esiste un amore umano ed un amore Divino, giacché ogni amore che ti rimanda a te stesso conducendoti a ME, ti avvicina un poco di più all’Indefinito.
Non puoi Amare l’Assoluto tutto in una volta… imploderesti”.  
Anonimo

……. ecco che allora Tutto diviene semplice, per Colui o Colei che, liberando la propria Principessa, si apre al Ricordo di Sé.
Nel ricordare lo accrescerà ulteriormente, perché ricorderà anche che non esiste altro Scopo nella Vita che non sia quello di perfezionarsi ed evolvere nell’Immanenza del fiorire dell’Anima.
Se lasciamo il sapere, le informazioni e le pseudo esperienze soltanto nella mente ordinaria dell’uomo profano, andranno irrimediabilmente perdute. Se non fondiamo la Sapienza nell’Essere Vero attraverso l’Azione, il Fare, l’Agire, sviluppando Atti concreti, la nostra Anima non acquisirà massa e Sostanza sufficienti per ricordare rapidamente, e le servirà un tempo più lungo nella sua nuova Vita sulla Terra per subliminare la Natura Terrestre alla sua Volontà Divina.

Tuttavia in ogni caso, niente e nessuno nell’Universo può cancellare in alcun modo tutto il Bene e il Servizio che si è compiuto seguendo la propria Crescita Personale.
Ciò che è stato seminato sarà e dovrà essere raccolto.
Questa è la Legge, è la Promessa in cui tutti siamo riuniti.

Che il Principio Maschile e il Principio Femminile si riuniscano in noi sancendo, in un fluido RICORDARE, la nostra Essenza Divina.

L’Anima Cosmica è Te
L’Istinto Immanente è Te
L’Essere Trascendente è Te
Lo Spirito Assoluto è Te
L’Amore è Te
Tutto si esprime tramite Te
Ordunque ricorda, che sinché Tutto non È
il non È
È Tutto

 

Lux Radix

 

Brano tratto da: “Collana Archetipi in Movimento: Legge del Tre – Materia, Energia, Spirito, Tavola II, Lume VI

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