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LE CERTEZZE DELLO YOGA

Nelle profondità si celano ulteriori profondità, nelle altezze unʹaltezza ancora maggiore. Lʹuomo giungerà più velocemente ai confini dell’infinito che alla pienezza del proprio essere, poiché quell’essere è lʹinfinito, è Dio.
Aspiro ad una forza infinita, ad una conoscenza senza limiti e ad una gioia infinita. Potrò mai ottenerla? Si, ma la natura dell’infinito è non avere fine.
Perciò non puoi dire io la ottengo, ma piuttosto io la divento. Solo così lʹuomo può ottenere Dio, diventando Dio.
Prima di giungere a divenire Dio lʹuomo può entrare in relazione con Lui. Entrare in rapporto con Dio è Yoga, lʹestasi più grande e lʹoccupazione più nobile.

Esistono rapporti tipici dello stadio attuale di evoluzione dell’umanità, chiamati preghiera, venerazione, adorazione, sacrificio, riflessione, fede, scienza e filosofia.
Esistono altre relazioni che superano le nostre attuali capacità ed appartengono ad uno stadio evolutivo ancora da raggiungere. Tali sono le relazioni alle quali si giunge attraverso le pratiche conosciute sotto il nome di Yoga.
Possiamo conoscerlo come Dio, come Natura, come il nostro Sé Superiore, come Infinito o come una qualche meta ineffabile. Così lo avvicinò Buddha, così lo avvicina il rigido Advaitin. Anche lʹateo può entrare in contatto con Lui. Al materialista Egli si rivela nella materia. Per il nichilista attende in agguato nel cuore dell’annichilimento.
In qualunque modo gli uomini vengano a Me, così vengono accolti dal Mio Amore.

 

Sri Aurobindo,
L’Ora di Dio (Sezione II: Sullo Yoga)

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