Tu che abiti di Cocito la via fatale, da cui non c’è ritorno,
e le anime dei morti conduci nelle regioni infernali,
o Hermes, rampollo del baccante Dioniso
e della fanciulla di Pafo, di Afrodite dagli occhi soavi,
tu servi nella casa sacra presso Persefone
come guida alle anime tristi sotto terra
che tu accompagni quando giunge il tempo del destino
addormentando con la verga magica tutti gli esseri
per ridestarli di nuovo dal sonno: ché a te diede l’onore
la dea Persefone nel vasto Tartaro di mostrare la strada
alle anime imperiture dei mortali.
Or tu, beato, concedi un buon fine alle opere degli iniziati.
da G. Faggin (a cura di), Inni Orfici, Asram Vidya, Roma, 2001 (2)