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… Ammirando la Natura ti persuaderai che una legge sovrasta tutte le forme matematiche, e lasciando ai falsi filosofi lo studio della geometria rettilineare, dalle masse planetarie agli oggetti più meschini che stanno in terra, tutte le linee terminali vedrai curve, come arrotondate, perché la morbidezza della curva è simbolo del continuo infinito, mentre le rette o gli angoli rappresentano il finito, come la freccia di Marte che è di linee rigide e significa la cessazione o la separazione che è lo stesso. (SM,II,204-205) – Si discorre tanto di analogia dagli studiosi di scienze occulte e di medicina occulta che in teoria pare che tutti abbiano capito ed a portata di mano la chiave del simbolismo o forma simbolica della manifestazione eterna della Natura….Ma all’atto pratico nella forma simbolica della visione naturale nessuno ci si raccapezza, perché la Natura nelle sue manifestazioni è semplice e il cervello dei filosofanti cerca di sottilizzare a parole ogni manifestazione naturale per cercarvi quello che non vi è.
Quando tu hai un maestro visibile, bada che la sua scienza è una face che non si dona; ma come il fuoco accende i carboni spenti, per comunione dell’Ariel elementare del fuoco egli accende nel tuo animo il fuoco della scienza e per la scienza ti comunica la forza. Il metodo desiderato dai profani dell’esposizione delle leggi dello scibile al discepolo, non è sostenibile e non è adattabile allo insegnamento della magia.
Nella quale magia un gran rimprovero è a farsi a tutti coloro che ne discorrono, il dott. Kremmerz compreso, e cioè la vogliono insegnare con metodi impossibili alla cultura pedagogica contemporanea, ricorrendo a formole, a simbolismi, a materie viete degne di secoli di ignoranza e di tenebre.
Ma i miei amici e nemici comprendano che non è la formola e la logologia quella che fa il mago e l’insegnamento magico – ma altra musica che il simbolismo nasconde.
Negli ultimi incontri condivisi con l’amico e simbologo Michele Proclamato, abbiamo approfondito i vari aspetti della Legge dell’Ottava con le sue infinite applicazioni. Quale naturale seguito, in questo seminario viene proposta un’ulteriore indagine rivolta a questa arcaica Sapienza.
In questa occasione vedremo che l’esistente è governato da due leggi di carattere numerologico, quella ordinatrice del Sette per le cose materiali e quella del Tre per le realtà “spirituali”, cercando di svelare come queste due funzioni Universali trovano sintesi e origine in un unico ed infinito sistema: la legge del Nove. Questo Lavoro in modo semplice, grazie all’inedita collaborazione tra Michele e Hermes, offrirà un’ulteriore panoramica su queste leggi universali con lo scopo di creare ulteriori spunti di riflessione e comprensione sulle applicazioni di questa sacra Scienza, patrimonio ed eredità di ognuno di noi.
Vi aspettiamo numerosi