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Archivio dei tag Scienza

LA NATURA SECONDO LA FILOSOFIA ERMETICA DI G. KREMMERZ – 3ª PARTE

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continua dalla seconda parte (clicca qui)

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… Ammirando la Natura ti persuaderai che una legge sovrasta tutte le forme matematiche, e lasciando ai falsi filosofi lo studio della geometria rettilineare, dalle masse planetarie agli oggetti più meschini che stanno in terra, tutte le linee terminali vedrai curve, come arrotondate, perché la morbidezza della curva è simbolo del continuo infinito, mentre le rette o gli angoli rappresentano il finito, come la freccia di Marte che è di linee rigide e significa la cessazione o la separazione che è lo stesso. (SM,II,204-205) – Si discorre tanto di analogia dagli studiosi di scienze occulte e di medicina occulta che in teoria pare che tutti abbiano capito ed a portata di mano la chiave del simbolismo o forma simbolica della manifestazione eterna della Natura….Ma all’atto pratico nella forma simbolica della visione naturale nessuno ci si raccapezza, perché la Natura nelle sue manifestazioni è semplice e il cervello dei filosofanti cerca di sottilizzare a parole ogni manifestazione naturale per cercarvi quello che non vi è.

LA NATURA SECONDO LA FILOSOFIA ERMETICA DI G. KREMMERZ – 2ª PARTE

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Per la rubrica “La Scienza dei Magi“, proseguiamo la pubblicazione a puntate di alcuni estratti dagli scritti di Giuliano Kremmerz, usufruendo dell’importante contributo della Schola Philosophica Hermetica Classica Italica, che ringraziamo. Buona lettura.

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La Natura
secondo la Filosofia Ermetica di Giuliano Kremmerz (2ª parte)
continua dalla 1ª parte (clicca qui)

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… Le virtù dei minerali, delle piante, delle carni, che cosa sono se non la diversa maniera di essere dell’unica essenza di tutte le cose? In un esteso campo di terra vegetale seminate le erbe più varie, i fiori più diversi, le piante più disparate. La rosa, il garofano, la belladonna, la cicuta, il prezzemolo, il pino, la lattuga sono piante e virtù diverse di una grande virtù centrale, che passando attraverso tutti i semi e moltiplicandosi e aumentando in diversa forma nei germogli nuovi, ha preso parvenza e caratteri diversi. Questa virtù centrale è il succo o anima della terra. Questo succo o principio umido o elemento acqueo, secondo le antiquate e nebulotiche definizioni degli antichi sapienti, è – a sua volta – lo stesso principio che liquefa il piombo e l’argento sotto forma di fuoco, è lo stesso che si nasconde nei zoospermi per la riproduzione dei corpi organizzati, è lo stesso, infine, che muove i pianeti, che da la luce alle stelle, che ci fa apparire incandescente il sole, che ci fa amare, che ci fa sentire, che ci fa odiare. L’anima dell’universo (Anima Mundi) è una, la sua manifestazione è infinita (SM,III,538).

IL POPOLO SOVRANO: CARITÀ, AMORE E MATERIALISMO

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Il materialismo brutale ha conquistato le masse per due ragioni sodissime: l’una positiva, l’altra negativa.
  Positivamente percepisce la civiltà come la maggior copia di bene sensibile da offrire alle moltitudini in soddisfazione dei bisogni di tutti i momenti. Le organizzazioni popolari civili sono presiedute dal concetto previdenziale della concezione materialista della vita. Quindi la politica che è scienza di governo delle moltitudini, fa officiale il criterio materialista della distribuzione equa della somma maggiore di felicità, intesa come l’intendono i materialisti puri e semplici.
  Negativamente perché sorride innanzi alla impotenza delle vecchie organizzazioni spiritualiste religiose che non possono dare niente in questa valle di lagrime e tutto rimandano a dopo … che ci è venuto un tiro secco.
  Badate, o lettori, che io non m’immischio di religioni, ma vorrei far comprendere che nella fusione di tutto l’antico scibile sui poteri dell’anima, il cristianesimo officiante cattolico, cioè universale, dovrebbe aver dato a noi tutto quello che oggi indipendenti o contro la sua capacità sociale, gli uomini vanno trovando e ricercando, tal quale come venti secoli fa nella Roma imperiale e nell’Alessandria dei filosofi. L’idea della maggior copia di benefici al popolo sulla terra non è prettamente materialista. Il fondamento essenziale della Carità e dell’Amore, che è supremamente cristiano e civile, o, meglio religioso e umanitario, presuppone il comune vantaggio dei beni della natura e della cooperazione scientifica dei più progrediti in uomini associati.
 

FRATELLANZA: DIALOGO A TRE VOCI

Gli Altronauti (Radio Cooperativa Padova): 4 dicembre 2020

Ospiti in studio: Hermes, Carlotta Brucco e Riccardo Telesca.

Si parla di riscoprire il significato profondo della “fratellanza” in un’epoca che sembra portare alla luce il nostro lato più oscuro ed evidenziare le divisioni, ma che può invece celare ben più grandi opportunità per l’edificazione collettiva di un mondo diverso.

Tra i molti temi trattati: la sinergia tra spiritualità e nuove prospettive scientifiche, e la necessità di strumenti di autoconoscenza concreti per affrontare la transizione.

Per maggiori informazioni sulle attività di Carlotta e Riccardo: https://www.neomrevolution.it/

 

Ascolta la puntata [link] oppure scaricala in formato mp3 [download]

 

ENZO PENNETTA: LO “STATO DI SICUREZZA”

Pubblichiamo come spunto di riflessione un video-commento (lectio magistralis) di Enzo Pennetta, laureato in Biologia e Farmacia e docente di Scienze Naturali, ispirato ai profondi mutamenti di tipo sociale, politico e giuridico introdotti da questa condizione di emergenza “sanitaria” [sotto al video, per facilitare la comprensione di alcuni termini tecnici, abbiamo inserito una piccola legenda per i non addetti ai lavori].

«Siamo entrati nel “Security State”, siamo la generazione che dovrà affrontare qualcosa di mai visto prima. Il “Security State” è un metodo di governo dove la paura dei cittadini viene usata per chiedere loro privazioni della libertà e silenziare l’informazione, è una fase nuova, mai sperimentata prima e caratteristica di uno stadio avanzato del neoliberismo, dove gli squilibri sociali devono essere gestiti con strumenti nuovi» 

Fonte: Critica Scientifica (sito di Enzo Pennetta) – Canale YouTube di Byoblu

– LEGENDA –

«Security state»: «stato di sicurezza», utilizzato anche per indicare lo «stato di polizia» ovvero una condizione politica in cui un’emergenza (reale o presunta), come ad es. criminalità, terrorismo, guerra, o malattia, può indurre le autorità a incrementare la sorveglianza e le restrizioni sulle libertà civili dei cittadini anche attraverso mezzi inconsueti, rendendo l’eccezione stessa una nuova “normalità” (ad es. le norme sulla sicurezza seguite all’11 settembre)

Thomas Hobbes: filosofo inglese (1588-1679), uno dei punti di riferimento del pensiero politico moderno. Secondo il suo pensiero, in una società politica di base gli esseri umani possono uscire dalla condizione di animalità che caratterizza lo «stato di natura» soltanto cedendo la loro sovranità ad un Monarca che, in cambio, garantisca loro sicurezza e protezione da nemici esterni. Questa idea dello Stato, rivisitata in chiave “repubblicana” dopo la Rivoluzione Francese, è alla base della democrazia rappresentativa contemporanea.

«Panòpticon»: è un carcere ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham; il concetto della progettazione è di permettere a un unico sorvegliante di osservare («opticon») tutti («pan») i soggetti di una istituzione carceraria senza permettere a questi di capire se siano in quel momento controllati o no. L’idea del panopticon ha avuto una grande risonanza successiva, come metafora di un potere invisibile, ispirando numerosi pensatori e filosofi (Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Panopticon)

«Tecnocrazia»: forma di governo in cui le decisioni politiche vengono prese da esperti o studiosi di campi specifici (scienziati, ingegneri, fisici, chimici, economisti, giuristi, medici, sociologi, psicologi, docenti, ecc.) attraverso un loro diretto esercizio del potere oppure indirettamente, influenzando l’attività legislativa ed esecutiva dei governi e delle istituzioni elette democraticamente.

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