In questa puntata della rubrica “Una Voce dal Silenzio” è ospite degli “Altronauti” Alessandro Saudino, counselor, sciamano e soprattutto essere umano in evoluzione. Dialogando con lui, riprendiamo il filo della sua precedente partecipazione, di 18 mesi prima, periodo durante il quale Alessandro ha potuto approfondire nel suo vissuto proprio molti dei temi di cui aveva parlato, valutandoli ora in modo rinnovato.
Tra gli argomenti affrontati in questo nuovo incontro, parliamo di…
“Dire la verità è un atto naturale se le nostre parole vengono dal nostro cuore, mentre riflettere implica un momento di ascolto di noi stessi e dell’altro e una modalità pacata nell’esprimerci”.
“Abbiamo la possibilità di scegliere se continuare a distorcere la verità, oppure riconoscere la verità stessa anche se questa può deluderci e non piacerci. Nel momento in cui riconosciamo la verità possiamo spingerci oltre e crescere come individui portando trasformazione nella nostra vita”*.
Incontrare la Realtà è incontrare se stessi… e, forse, Dio.*
Ne parliamo in questa puntata degli Altronauti, intervallando alcuni spunti di lettura ai messaggi e alle telefonate degli ascoltatori, e toccando numerosi temi come l’imprinting dell’ambiente familiare nella formazione della personalità, la ricerca d’amore come motore dell’esistenza umana e i ‘parametri’ che condizionano e determinano la nostra esperienza di vita.
Bisogno, desiderio, volontà, ambizione… e Aspirazione. Diverse parole, diverse sfumature di una Scala Cosmica a cui siamo collegati, che nel segreto desiderio di un miglioramento personale ci muove per contribuire ad un’Evoluzione più ampia.
Insieme, parliamo anche delle sfaccettature dell’egoismo, visto anche nel suo lato evolutivo come motore per il rispetto di sé stessi, accogliendo le testimonianze degli ascoltatori.
L’Universo si presenta all’individuo come Vita, un dinamismo del cui intero segreto egli deve impadronirsi, una massa di risultati contrastanti, un turbine di energie potenziali da cui egli deve liberare un ordine supremo e un’armonia non ancora realizzata.
Insieme a Daniela Colavitti, ricercatrice indipendente e sognatrice… con i piedi per terra, sondiamo il mondo del nostro inconscio, fatto di memorie trans-generazionali, schemi che ripetiamo meccanicamente, percorsi predefiniti per le nostre vite, sui quali ci interroghiamo poche volte, a meno che delle “crisi” non ci mettano in condizione di poterlo fare… portandoci a superare noi stessi, e a conoscere lati di noi che prima nemmeno immaginavamo di poter Essere.
Ogni forma che vedi ha il suo Tipo supremo nell’Oltrespazio:
se la forma scompare, non temere: la sua radice è eterna.
Ogni immagine che vedi, ogni discorso che ascolti
non penarti quando scompare, ché questo non è vero.
Poiché eterna è la fonte, i suoi rami scorrono sempre,
e poiché ambedue mai cessano, inutile è il lamento.
Considera l’Anima come fontana e le opere sue come rivoli:
finché la fonte dura ne scorrono freschi ruscelli.
Via dal cervello il dolore, e di quest’acqua pur bevi;
non temer che si secchi, è acqua senza sponde!
Da quando tu venisti in questo mondo d’esseri
davanti ti fu messa, a salvarti, una scala.
«La ragione umana, la razionalità empirica, o se si vuole, l’io psicologico coi suoi contenuti, può avere una sua relativa validità solo nell’ordine individuato, da cui non può afferrare l’Essere che si svela solo con un totale abbandono al reale, e ciò avviene attraverso un sincero e totale “Surrender”…».*
Cosa vuol dire “arrendersi”, o “abbandonarsi”? Ne parliamo in questa puntata, in cui spunti di riflessione provenienti dall’esperienza del centro Altrove si intrecciano con le esperienze di altre anime in cammino, per suonare insieme la sinfonia dell’Essere.
“Ci sono momenti in cui la vita sembra inerpicarsi a tal punto da rendere impossibile l’appiglio a qualsiasi comprensione o soluzione ordinaria.
Un turbine di forti sollecitazioni e sensazioni accese ci spinge a trovare una quiete che deve necessariamente risiedere al di là di tutto ciò che appare, oltre tutto ciò che per convenzione ci sembra vero, dannatamente reale. Questo è il momento in cui l’affidarsi incondizionatamente all’Essenza della vita non è una delle soluzioni, bensì l’unica strada possibile“*.
Da questa riflessione prende spunto la puntata di venerdì 22 aprile, in un dialogo con la ricercatrice indipendente Daniela Colavitti, ospite in studio, arricchito dai numerosi interventi degli ascoltatori. Esperienze vissute si intrecciano così ad esempi tratti dalla quotidianità, con particolare attenzione all’attuale “crisi” mondiale delle coscienze… dietro cui può celarsi una grande opportunità per tutti noi.
«L’uomo, pervaso dalla Luce della conoscenza – vidya – è in grado di mutare la propria visione di materialità, di scissura, di ignoranza, di caduta…».
«L’uomo contemporaneo è un essere di transizione, e l’attuale esperienza di lotta e sofferenza, che sembra la costante di questi tempi oscuri, è il segnale che preannuncia l’imminente avvento di un’ascesi che interesserà non più singoli individui, ma intere masse».*
Ogni condizione di “caduta” presuppone anche la possibilità di rialzarsi, traendo giovamento dall’esperienza vissuta. Ne parliamo in questa puntata, insieme agli ascoltatori che intervengono da casa, intervallando con il racconto di vive esperienze la lettura di alcuni passi del capitolo “Ascesi e Surrender“, tratto dal libro «Un Tuffo dal Profondo – La Fonte Inesauribile»
“Nel mondo gran parte dell’Umanità procede disorientata, confusa, preda di illusioni astrali e con limitata capacità di discernimento, senza capacità di leggere gli eventi e di capire il senso generale di quanto avviene nel mondo e del perché avviene.
Pensa sia più urgente occuparsi del proprio piccolo orticello, della sopravvivenza fisica ed emozionale e dei problemi connessi al contingente, dimenticando come si fa a costruire una nuova Possibilità, il Futuro, che a causa di paure incontrollate non viene contemplato, poiché richiederebbe cambiamenti radicali che invece teme…”.*
Ne parliamo, con l’interessante contributo degli ascoltatori, in questa puntata dedicata ai “costruttori di Futuro”.
Riprendiamo il tema affrontato nella puntata del 4 febbraio, per sondarlo alla luce di nuovi accadimenti ed esperienze. Parliamo dunque della difficoltà ad ammettere i propri errori e i propri difetti, nonché di assumersene la responsabilità, ma anche di come questo atto di sincerità può aiutarci, alleggerirci, sollevarci nella vita di tutti i giorni.
Come sempre, i molti argomenti e le esperienze toccate si intrecciano con le voci degli ascoltatori e con temi di attualità sociale, tra cui il nostro rapporto con il “nuovo”, ovvero il cambiamento, la novità, anche le innovazioni tecnologiche, e non solo…
Continua dalla prima parte (QUI)
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Fra i metodi dello yoga e le funzioni psicologiche abituali dell’uomo il rapporto è all’incirca il medesimo che intercorre fra la manipolazione scientifica delle forze naturali, quali l’elettricità o il vapore, e il loro funzionamento. I metodi si fondano su una conoscenza, verificata e confermata da esatte esperienze, da analisi pratiche e da risultati ripetuti. (…) Tuttavia l’utilità vera dello yoga e il suo ultimo fine non possono essere raggiunti che quando lo yoga, cosciente nell’uomo, incosciente nella Natura, coincide con la vita stessa, così che si possa ancora dire, in un senso perfetto e luminoso, guardando insieme il cammino e l’adempimento: “Tutta la vita è lo yoga”.
Ogni yoga è, per la sua natura, una nuova nascita; è una nascita fuori dalla vita ordinaria, dalla vita materiale mentalizzata, in una superiore coscienza spirituale, una più grande e più divina esistenza. Nessun metodo voga può iniziarsi e seguirsi con successo senza un possente risveglio alla necessità di un’esistenza più ampiamente spirituale. L’anima che senta l’appello verso questa grande e profonda palingenesi può giungere per varie vie al punto di partenza. Può avvenire che vi arrivi seguendo lo sviluppo naturale che la porta inconsciamente verso il risveglio, può pervenirvi attraverso una religione o una filosofia; può avvicinarvisi attraverso una graduale illuminazione o giungervi di slancio per un contatto o un’inattesa emozione; può essere indotta dalla pressione degli avvenimenti esterni o da una necessità interiore, da una sola parola che rompa i suggelli della mente, da lunghe riflessioni, dall’esempio lontano di qualcuno che ha già percorso il medesimo cammino o da un’influenza e contatto quotidiani. Per ognuno si modella, secondo la natura e le circostanze, una sua particolare chiamata.
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L’essenza dello yoga è il contatto della coscienza umana individuale con la coscienza divina. Lo yoga è l’unione tra ciò che nel giuoco dell’universo è stato separato dal suo vero Sé, e dalla sua stessa origine ed universalità. Il contatto può aver luogo in qualsiasi punto di questa coscienza varia e complessa che chiamiamo la nostra personalità.
Può effettuarsi nel fisico per mezzo del corpo, nel vitale attraverso il gioco delle funzioni che determinano lo stato e le esperienze del nostro essere nervoso; nella mente, sia attraverso le emozioni del cuore o la volontà attiva e l’intendimento, sia, in modo più ampio, con la conversione della coscienza mentale in tutte le sue attività.
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Tutta la vita qui è uno stadio o una circostanza in un’evoluzione progressiva, che si svela, di uno Spirito che si è involuto nella Materia e sta lavorando per manifestarsi in questa sostanza riluttante. Questo è l’intero segreto dell’esistenza terrestre.
Ma la chiave di questo segreto non dev’essere cercata nella vita stessa o nel corpo; il suo geroglifico non è nell’embrione o nell’organismo, poiché questi sono solo un mezzo o una base fisica: l’unico mistero significativo di questo universo è l’apparizione e la crescita della coscienza nella vasta e muta ottusità della Materia.
La fuga della Coscienza da un’apparente Incoscienza iniziale – ma era lì da sempre mascherata e latente, poiché l’incoscienza della Materia è essa stessa solo una coscienza incappucciata – la sua lotta per trovare se stessa, la sua estensione verso la propria inerente completezza, perfezione, gioia, luce, forza, padronanza, armonia, libertà, questo è il miracolo prolungato e il fenomeno onni-esplicativo di cui siamo contemporaneamente gli osservatori ed una parte, strumento e veicolo.
Una Coscienza, un Essere, un Potere, una Gioia era qui dall’inizio, oscuramente imprigionata in questa apparente negazione di se stessa, questa notte originaria, questa oscurità e nescienza della Natura materiale. Ciò che è ed era nei secoli, libero, perfetto, eterno ed infinito, Ciò che ogni cosa è, Ciò che chiamiamo Dio, Brahman, Spirito, si è rinchiuso qui nel proprio opposto auto-creato.
L’Onnisciente si è tuffato nella Nescienza, l’Onnicosciente nell’Incoscienza, l’Onnisaggezza nella perpetua Ignoranza.
Gli Altronauti (Radio Cooperativa): puntata di venerdì 1° Gennaio 2021
Una cosa è immaginare i modelli possibili di una nuova società, e tutt’altra cosa è proporre “direttive” per l’azione durante il lungo processo di transizione dallo stato attuale dell’umanità a una condizione globale e armonica dell’esistenza umana. Individui profondamente scontenti e ribelli, e ancor di più il popolo oppresso e/o affamato della Terra, bramano o chiedono con insistenza di agire. Ma che tipo di azione e a quale livello?
Gli Altronauti: puntata del 31 Luglio 2020
Il Gruppo Altrove intervista Nadav Crivelli, Maestro di Cabalà e fondatore della scuola cabalistica “La sapienza della Verità”, in collegamento da Gerusalemme.
Grazie alla semplicità delle sue parole, la natura e il significato di questa antica tradizione vengono svelati e resi comprensibili anche ai ‘profani’, come strumenti per ampliare qualità del nostro intelletto normalmente sopite a beneficio dell’evoluzione individuale e collettiva, con particolare riferimento al momento di «crisi» e «iniziazione collettiva» che l’Umanità sta vivendo.
In studio: Hermes, Mel e Yapos.
Per riascoltare la puntata o scaricare il podcast: clicca qui
Per molte persone nel mondo, le «crisi» e gli avvenimenti scioccanti degli ultimi decenni (l’11 Settembre, la crisi finanziaria del 2008 e la «pandemia» globale del Coranavirus) sono stati segnali di allerta e utili occasioni per aprire gli occhi sulla realtà, e al contempo per iniziare a guardarsi dentro. La «crisi», dunque, come possibilità di Rinascita.
Hermes, fondatore del Centro di Pedagogia Evoluta “Sei Altrove”, parla dell’anelito che, necessario come l’aria, spinge ogni essere vivente all’Evoluzione attraverso molteplici forme ed esperienze, comprese le profonde «crisi» che hanno caratterizzato gli ultimi decenni, e indica i “tre passi” che in questo periodo di profondo mutamento globale è possibile compiere per incamminarsi verso… il Futuro.
– potete ascoltare il podcast integrale della puntata qui –
Un estratto dal nostro canale YouTube:
Ospite in trasmissione Hermes, fondatore del Centro di Pedagogia Evoluta “Sei Altrove”. Si parla di ‘materialismo’ e ‘spiritualità’, poli complementari di un’unica Esperienza che ci permette di conoscerci e di prendere contatto con la realtà.