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ALTRONAUTI: SETE INTERIORE

Gli Altronauti: puntata di venerdì 6 Ottobre 2023

“L’insegnamento della Tradizione non si basa su principi morali o astrazioni metafisiche, né tantomeno su regole logiche con cui incasellare rigidamente l’esistenza: bisogna imparare a rinunciare a queste modalità di comprensione per poter accedere ad un livello più sottile di percezione.

Si tratta di una strada che presuppone la conoscenza e lo sviluppo interiore dell’essere umano al di là di qualsiasi limite restrittivo imposto da cultura, religioni, filosofie o paradigmi scientifici”. *

*  Testo completo (fonte): https://seialtrove.altervista.org/sete-interiore/

Continuiamo in questa puntata l’approccio con l’Insegnamento empirico, via d’accesso al processo di Trasformazione interiore.

ALTRONAUTI: TRADIZIONE E RELIGIONE

Gli Altronauti: puntata di venerdì 29 Settembre 2023

“In ogni insegnamento religioso si penetra lo strato esteriore per arrivare a quello interiore.
I sistemi religiosi da un lato descrivono l’immagine esteriore dell’essere umano realizzato (come ad esempio il Cristo o il Buddha), dall’altro però non forniscono strumenti concreti per il raggiungimento del corrispondente stato di cosxienza.

Il cristianesimo dice che bisogna amare gli altri ma non dice come si fa; il buddismo dice di svuotare la mente ma non dice come si fa; e così via. Ogni istituzione religiosa dice come bisogna essere, ma quasi nessuna dice cosa bisogna fare concretamente per diventare in quel modo”. *

(* Testo completo: https://seialtrove.altervista.org/tradizione-e-religione/)

L’Insegnamento della Tradizione, a cui anche il Centro Altrove si ispira, cerca di colmare questa profonda lacuna esistenziale. Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti”.

L’INSEGNAMENTO E IL LAVORO COSCIENTE

Gli Altronauti – puntata di Venerdì 1° ottobre 2021

Una delle idee fondamentali di un Insegnamento volto alla conoscenza di se stessi è che nello stato ordinario tutto accade nella ripetizione meccanica dei ricordi e delle associazioni, tutto avviene nel sonno.
In tale stato non abbiamo altra possibilità che sperimentare frammenti di sogni passati, opachi riflessi che velano la realtà e la vera conoscenza.
Non possiamo dare direzione alla nostra vita con la Volontà catturata in un sogno. Nel regno dell’io ordinario siamo totalmente dipendenti dalle influenze esterne e schiavi delle reazioni automatiche del nostro funzionamento meccanico. È una schiavitù che riveste un ideale di libertà… Tuttavia, l’uomo ha la possibilità di risvegliarsi dal sonno, di risvegliarsi a qualcosa di più alto, di essere l’artefice della propria vita, e il mezzo risiede nell’attenzione che egli pone alla propria esperienza…*

IL PARADIGMA DELL’ABBONDANZA

Gli Altronauti – puntata di venerdì 20 agosto 2021

«Affinché la cosxienza dell’uomo sia sufficientemente ampliata per comprendere l’intera Terra e per rendersi conto che l’umanità ha una funzione ben definita da svolgere come “organo” all’interno dell’organismo totale del pianeta, l’uomo non può non individualizzarsi, cioè spersonalizzarsi e liberarsi dalla schiavitù psichica corrotta delle condizioni socio-culturali e geografiche, le stesse che lo rinchiudono in una complessa ragnatela mentale-virtuale, costituenti valori e credenze “tribali di massa”.

Gli uomini hanno sviluppato un tipo di mente cosxiente e oggettiva, e possono dunque porsi e porre domande pertinenti alla Realtà in cui sono immersi e comprenderne significato e senso.
Per liberarsi dall’inganno delle apparenze, l’ego collettivo deve innanzitutto credere nell’abbondanza e nell’eterna pienezza dell’Essere.
Bisogna superare le abitudini alla scarsità, causa prima della competizione e generatrice dei fantasmi della paura e della colpa che limitano la vera Essenza nell’uomo…». *

COMUNICARE LA FORZA

Quando tu hai un maestro visibile, bada che la sua scienza è una face che non si dona; ma come il fuoco accende i carboni spenti, per comunione dell’Ariel elementare del fuoco egli accende nel tuo animo il fuoco della scienza e per la scienza ti comunica la forza. Il metodo desiderato dai profani dell’esposizione delle leggi dello scibile al discepolo, non è sostenibile e non è adattabile allo insegnamento della magia.
     Nella quale magia un gran rimprovero è a farsi a tutti coloro che ne discorrono, il dott. Kremmerz compreso, e cioè la vogliono insegnare con metodi impossibili alla cultura pedagogica contemporanea, ricorrendo a formole, a simbolismi, a materie viete degne di secoli di ignoranza e di tenebre.
     Ma i miei amici e nemici comprendano che non è la formola e la logologia quella che fa il mago e l’insegnamento magico – ma altra musica che il simbolismo nasconde.

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