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“I saggi insegnano che il profano, pur credendosi cosxiente, vive immerso in un sogno, il suo personale sogno. Gli stessi saggi affermano che grazie alla conoscenza di sé stessi è possibile ampliare la propria consapevolezza, la sola in grado di discernere se effettivamente si vive in un sogno oppure si è svegli.
La consapevolezza di cui parliamo è la naturale capacità di sperimentare e testimoniare a vari gradi il flusso dei pensieri, dei sentimenti e delle emozioni con cui si anima la vita”.*
Terza puntata dedicata alla Consapevolezza, con Yapos e Mel del Gruppo Altrove che dialogano sulla loro esperienza, interagendo con gli ascoltatori che intervengono in diretta sul tema.
Colui che sceglie di intraprendere un reale Lavoro su di sé incontra come limiti iniziali le proprie abitudini e le proprie paure, che sono costanti e talvolta “feroci”… ma solo chi riconosce e accetta il proprio stato di schiavitù può andare incontro alla Libertà. Solo colui che accetta di essere… un burattino di legno, cercherà di ritornare bambino!
A tal fine, nell’attuale situazione di sbandamento e confusione, un formidabile strumento evolutivo alla portata di tutti è l’Autosservazione, di cui parliamo in questa puntata.
Non dovremmo mai ingannare noi stessi, poiché nostri pensieri e le nostre intenzioni si riflettono insidiosamente sugli altri.
C’è in me un’idea di forzatura, di obbligo. Questa idea si nutre delle proiezioni ad essa affini e delle influenze esterne della vita ad essa collegate. L’osservazione di questi movimenti dona chiarezza e possibilità di discriminazione.
Quello in cui sono immerso oggi, ciò che chiamo “la mia esperienza”, è il massimo, l’ideale, su cui strutturare la mia indagine conoscitiva.