La Psicogenealogia, chiamata anche Psicologia Transgenerazionale, è un approccio alle problematiche individuali sorto a partire dagli anni Settanta dagli studi della psicologa francese Anne Anceline de Schützenberger, che tiene conto non solo del singolo e della sua coscienza ma anche della stirpe familiare a cui questi appartiene (“sistema familiare”). La Schützenberger ebbe modo di collaborare con la connazionale Francoise Dolto, una pediatra e psicanalista infantile che nel suo lavoro di analisi dei primi anni dell’infanzia (dal periodo pre-natale fino ai 3 anni) riscontrò la presenza di importanti correlazioni tra il bambino e la sua la famiglia di origine, innate nella coscienza dell’infante.
Oltreoceano, la Schützenberger divenne anche allieva e collaboratrice di Jacob Levi Moreno, a cui si devono le invenzioni della sociometria e dello psicodramma: la prima è una tecnica di analisi delle relazioni tra gli elementi di un gruppo o sistema, il secondo è un metodo terapeutico che consiste nel mettere in scena la rappresentazione di un vissuto individuale (traumatico o meno) per poterlo “sdrammatizzare”, integrare o comprendere.
È da queste premesse che Anne Anceline de Schützenberger diede poi vita alla Psicogenealogia, avvalendosi inizialmente del genosociogramma, ovvero la ricostruzione analitica dell’albero genealogico, che permette di individuare i collegamenti tra gli elementi di generazioni diverse.
Nel genosociogramma possono rientrare anche persone non consanguinee, esterne alla famiglia, ma che in qualche modo sono state fondamentali nella storia familiare, che possono aver agito come benefattori, aiutanti, sostituti di ruoli fondamentali (le balie, ad esempio), ma anche coloro che hanno arrecato danno alla famiglia, in qualche modo: per l’importanza del loro contributo (positivo o negativo), costoro rientrano nel sistema familiare.
Ad esempio, un oggetto di analisi significativo per la Schützenberger è la coincidenza tra le date di nascita, di matrimonio, di morte, di incidente, dei diversi membri del sistema familiare, che le permise di riscontrare l’esistenza di una “sindrome da anniversario”, che si manifesta con l’insorgere di malattie o il verificarsi di incidenti allo scadere di una certa età, o di una data particolare.
Altri elementi fondamentali della Psicogenealogia sono:
Questi sono alcuni dei “legami affettivi invisibili” che sono oggetto dello studio della Psicogenealogia, adottata anche dallo “psico-mago” e tarologo Alejandro Jodorowski. La Psicogenealogia mette in luce i legami che ci uniscono ai nostri avi e che, nel bene e nel male, ci condizionano nella misura in cui non ne siamo consapevoli. Si potrebbe affermare che le nostre vite sono costantemente rivolte alla risoluzione di queste dinamiche lasciate in sospeso dalla nostra famiglia di origine.
Uno strumento ulteriore per la comprensione e la realizzazione fattiva delle dinamiche affrontate dalla Psicogenealogia sono le Costellazioni Familiari, adottate come metodo da Bert Hellinger a partire dagli anni Ottanta, che permettono di osservare più da vicino questo oceano multicolore e sconosciuto che determina le nostre esistenze.