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Archivio dell'autore Gruppo Altrove

ESSENZA DIVINA

*

La natura onnipresente
manifesta armonia
a volte
la dimenticanza
intristisce l’anima

Dal buio della notte
bussa alla porta
del cuore ansimante

FECONDARE E TRASMUTARE I PARADIGMI COLLETTIVI

Gli Altronauti – puntata di venerdì 24 settembre 2021

«La rivoluzione, nei suoi aspetti violenti, è a vari gradi sempre espressione di scarsità e deficienza.
Essa, infatti, implica che il popolo in generale sia ancora così oppresso dalla mancanza e dalla paura, così non risvegliato mentalmente e così rigidamente controllato da meccanismi di scarsità sociale, religiosa ed economica, che non possa partecipare alla metamorfosi evolutiva della società se non in modo puramente passivo e cieco.

DISTESE INTERIORI

*

C’è un cielo limpido e blu più dell’ingannevole
curva volta stellata; c’è un mantello regale
più della vasta rapinosa parata di smeraldo
trapunto di perle o lacrime di rugiada.

Azzurri spazi infiniti sono alla nostra portata,

LA VIA DELL’EVOLUZIONE CONSAPEVOLE

Gli Altronauti – puntata di venerdì 17 settembre 2021

“La vita ordinaria obbedisce alla legge del circolo delle influenze meccaniche. La via per lo sviluppo dell’individuo, per l’emancipazione e la padronanza dell’Essere, è opposta dunque alla vita di ogni giorno. L’evoluzione consapevole è basata su altri principi, soggetti ad altre leggi. Questo è il segreto del suo potere e del suo significato. (…) Una via di questo tipo richiede un altro tipo di iniziativa. Richiede una mente aperta e capace di discernimento, cioè la capacità di distinguere al proprio interno ciò che è abitudinario e meccanico da ciò che è volontario e cosxiente…”.*

IL POTERE DELL’ANIMA SECONDO MÈRE


La Madre risponde ad un discepolo, che le chiede se l’Essere Psichico possegga qualche potere:*

Potere? È generalmente lo psichico che guida l’essere. Non si conosce nulla di ciò perché non si è coscienti, ma abitualmente è quello che guida l’essere.
Se si è molto attenti si diviene coscienti di questo fatto, ma la maggioranza degli uomini non ne hanno la minima idea. Per esempio, quando hanno deciso, nella loro ignoranza esteriore, di fare qualcosa, e malgrado la loro capacità di realizzarla, tutte le circostanze sono organizzate in modo tale che fanno qualcosa d’altro, iniziano a gridare, ad infuriarsi, a prendersela con il fato, sostenendo (ciò dipende da ciò che credono, dalle loro convinzioni) che la Natura è malvagia, il loro destino funesto o Dio ingiusto, o… non importa cosa (dipende da ciò in cui credono). Mentre, per la maggior parte delle volte, si tratta proprio dell’esatta circostanza che è la più favorevole per il loro sviluppo interiore. E, naturalmente se chiedete allo psichico di aiutarvi a confezionare una vita piacevole per voi stessi, per guadagnare denaro, avere bambini che saranno l’orgoglio della famiglia, ecc., bene, lo psichico non vi aiuterà. Ma creerà tutte le circostanze necessarie per risvegliare qualcosa in voi, così che la necessità dell’unione con il Divino possa nascere nella vostra coscienza.

VISIONE E CONOSCENZA

Gli Altronauti – puntata di venerdì 10 settembre 2021

Nella vita di tutti i giorni «possiamo vedere una forma, ma non possiamo conoscerne la natura attraverso i sensi. Il pensiero conosce le forme ma non può afferrare la realtà che è dietro di esse, la realtà di quel che siamo, che appare prima e dopo ogni pensiero o sentimento. Quello di cui facciamo esperienza (suoni, forme, colori, pensieri) non può esistere senza uno sfondo, ma questo sfondo non può essere percepito dai sensi e dunque resta non visto, non sperimentato…».*

ATMAN, JIVATMAN ED ESSERE PSICHICO

*

È necessario comprendere chiaramente la differenza fra l’anima che si evolve (l’essere psichico) e il puro Atman, sé o spirito. Il puro sé è non nato, non passa attraverso la morte o la nascita, è indipendente dalla nascita o dal corpo, dalla mente o dalla vita o da questa Natura manifestata. Non è vincolato da queste cose, limitato, toccato, anche se le accoglie e le sostiene.
L’anima, al contrario, è qualcosa che discende nella nascita e passa attraverso la morte – sebbene non muoia essa stessa perché è immortale – da uno stato all’altro, dal piano terrestre agli altri piani e di nuovo all’esistenza terrestre.

L’UOMO, SIGNORE DEGLI OPPOSTI

*

Io son vasto più del vasto grande mare,
fulmineo tornado di energia divina;
fiore indifeso che trema nella brezza,
fragile più del fragile tenero giunco.

Nel mio cuore insipiente io accolgo, non so
come, l’infinita saggezza del saggio;

MAYA: REALTÀ E ILLUSIONE SECONDO SRI AUROBINDO (PARTE 2)

*

 

Continua da qui

Gli adoratori di Dio, i ricercatori della perfezione umana, coloro che innalzano l’umanità dalla natura verso la supernatura, incontrano due grandi ostacoli sul proprio cammino: da una parte la tendenza ordinaria della natura a rimanere attaccata alle conquiste del passato, rappresentate dall’ebete naturalismo dell’uomo pratico e mondano, dall’altra la tendenza esagerata a voler oltrepassare il simbolo, rappresentata non tanto dall’asceta che si ritira dal mondo, che dopo tutto, può farlo a pieno diritto, ma piuttosto dal pessimismo deprimente degli ignoranti che non vogliono fuggire il mondo, né, se tentassero di farlo, potrebbero innalzarsi fino alle vette dell’ascetismo, ma sono comunque imbevuti a livello intellettuale e dominati nel temperamento da queste dottrine distaccate e catastrofiche. Un’alba migliore sorgerà per l’India quando la nebbia si diraderà e la mentalità indiana, pur senza rinunciare alla verità di Maya, riuscirà ad intuire che si tratta solo di una spiegazione parziale dell’esistenza. L’esistenza terrena non è indispensabile all’essere o alla gioia di Dio, ma non per questo è vanità; né un’esistenza terrena liberata, libera in Dio, può essere considerata vana o falsa.

La dottrina ordinaria di Maya non è una verità semplice, ma deriva da tre diversi livelli di percezione spirituale.

LE ORME DELLA VITA: I PRIMI PASSI

Gli Altronauti – puntata di venerdì 3 settembre 2021

Le orme della Vita si percorrono ripulendo e purificando il desiderio compulsivo di percorrerle.
Chi si scruta dentro per conoscersi, ringrazia le crisi e ne comprende gli ostacoli, perché ha realizzato che i limiti imposti dalla Forza della Vita forgiano l’uomo e ne risvegliano l’anima.
È del tutto normale muovere i primi passi sorretti dalla fantasia della novità, dalla curiosità, dall’inconsapevolezza, dall’ambizione, dalla superbia e dalla santa ignoranza. L’importante è che si proceda consapevoli delle innumerevoli capacità e potenzialità insite nell’uomo, limitate solo dal contrasto tra i suoi conflitti e l’ampiezza dei suoi aspirati orizzonti.*

A PROPOSITO DI CULTURA E CIVILTÀ

Gli Altronauti – puntata di venerdì 27 agosto 2021

“In un certo senso, la nostra civiltà non è da biasimare se la questione sollevata in questo momento storico porterà a una catastrofe. Potremmo invece dire che ha svolto bene il suo lavoro.
La responsabilità ora è degli uomini e delle donne di cultura che gestiscono i suoi modelli, e che potenzialmente sono in grado di costruire nuovi modelli per adattarsi ai nuovi poteri liberati dalle cristallizzazioni della materia. La civiltà, quale macro ente, è in fondo la liberazione del potere, e il potere è essenzialmente la capacità di agire in modo efficace per la prosperità e l’evoluzione comune…”.*

MAYA: REALTÀ E ILLUSIONE SECONDO SRI AUROBINDO

*

MAYA

Il mondo esiste come simbolo di Brahman ma la mente crea ed accetta falsi significati e scambia il simbolo per la realtà. Tale è l’ignoranza, l’illusione cosmica, l’errore della mente e dei sensi da cui il Mago stesso, il Maestro dell’Illusione, ci chiede di liberarci.
Tale errata valutazione del mondo è la Maya della Gita che può essere trascesa senza abbandonare la vita attiva o l’esistenza nel mondo. Anche l’intera esistenza universale è un’illusione di Maya, poiché non si tratta della realtà ultima immutabile e trascendente, ma soltanto di una realtà simbolica, di una rappresentazione della realtà del Brahman in termini di coscienza cosmica. Tutto ciò che vediamo, o di cui siamo mentalmente consapevoli come di una realtà oggettivamente esistente, è solo una forma di coscienza. Si tratta della ‘Cosa-in-sé’ dapprima manifestata in termini ed idee generate da un movimento o da un processo ritmico della coscienza e poi oggettivata nella coscienza stessa, e non realmente esterna ad essa. Di conseguenza tutte le cose hanno una realtà convenzionale fissata, ma non una realtà essenziale durevole; sono solo simboli e non la realtà che rappresentano, sono soltanto strumenti di conoscenza e non la realtà da conoscere.

Partendo da un altro punto di vista, possiamo dire che l’Esistenza, o Brahman, ha due stati fondamentali di coscienza: la coscienza cosmica e la coscienza trascendente.

IL PARADIGMA DELL’ABBONDANZA

Gli Altronauti – puntata di venerdì 20 agosto 2021

«Affinché la cosxienza dell’uomo sia sufficientemente ampliata per comprendere l’intera Terra e per rendersi conto che l’umanità ha una funzione ben definita da svolgere come “organo” all’interno dell’organismo totale del pianeta, l’uomo non può non individualizzarsi, cioè spersonalizzarsi e liberarsi dalla schiavitù psichica corrotta delle condizioni socio-culturali e geografiche, le stesse che lo rinchiudono in una complessa ragnatela mentale-virtuale, costituenti valori e credenze “tribali di massa”.

Gli uomini hanno sviluppato un tipo di mente cosxiente e oggettiva, e possono dunque porsi e porre domande pertinenti alla Realtà in cui sono immersi e comprenderne significato e senso.
Per liberarsi dall’inganno delle apparenze, l’ego collettivo deve innanzitutto credere nell’abbondanza e nell’eterna pienezza dell’Essere.
Bisogna superare le abitudini alla scarsità, causa prima della competizione e generatrice dei fantasmi della paura e della colpa che limitano la vera Essenza nell’uomo…». *

I DUE TIPI DI DISCIPLINA

Gli Altronauti – puntata di venerdì 6 agosto 2021

«Ci sono due tipi di disciplina, uno idealizzato dalla falsa Personalità e l’altro custodito esclusivamente dall’Essenza. La prima conduce all’apparire e all’inevitabile sofferenza, la seconda alla crisi evolutiva come scelta di vita. Essere in grado di discernere tra questi due significa essere in grado di trarre beneficio dalla disciplina o di soffrirne.

La disciplina in virtù della falsa Personalità è un’imposizione, una richiesta fatta il cui beneficio è solo quello di alimentare un falso senso di autostima o al contrario un senso di colpa e disistima, alimentare il giudizio di come si è migliori o peggiori degli altri, di come sarebbe se avessi questo o quest’altro. Queste tendenze esteriorizzanti non aiutano alcun processo a beneficio dell’intuizione o della crescita, ma staticizzano la giustificazione dell’io nelle sue poliedriche e illusorie manifestazioni.

SI FA PRESTO A DIRE “IO”…

 …pregi e difetti di una monosillaba essenziale

Gli Altronauti – puntata di venerdì 30 luglio 2021

L’uomo dice “io” e con questo termine indica un’infinità di identificazioni, ovvero qualità, attributi, ruoli attraverso cui definiamo la nostra immagine e la nostra identità, ognuno dei quali ha potuto svilupparsi grazie ad una scelta: una possibilità è stata preferita ad un’altra. In pratica, definendoci ed attribuendoci delle caratteristiche in cui ci riconosciamo, ci identifichiamo unicamente in un polo della nostra personalità, spesso quello che mostra un nostro pregio, escludendo però il polo opposto e complementare, a cui viene ad associarsi un’imperfezione, un difetto.

IL POPOLO SOVRANO: CARITÀ, AMORE E MATERIALISMO

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Il materialismo brutale ha conquistato le masse per due ragioni sodissime: l’una positiva, l’altra negativa.
  Positivamente percepisce la civiltà come la maggior copia di bene sensibile da offrire alle moltitudini in soddisfazione dei bisogni di tutti i momenti. Le organizzazioni popolari civili sono presiedute dal concetto previdenziale della concezione materialista della vita. Quindi la politica che è scienza di governo delle moltitudini, fa officiale il criterio materialista della distribuzione equa della somma maggiore di felicità, intesa come l’intendono i materialisti puri e semplici.
  Negativamente perché sorride innanzi alla impotenza delle vecchie organizzazioni spiritualiste religiose che non possono dare niente in questa valle di lagrime e tutto rimandano a dopo … che ci è venuto un tiro secco.
  Badate, o lettori, che io non m’immischio di religioni, ma vorrei far comprendere che nella fusione di tutto l’antico scibile sui poteri dell’anima, il cristianesimo officiante cattolico, cioè universale, dovrebbe aver dato a noi tutto quello che oggi indipendenti o contro la sua capacità sociale, gli uomini vanno trovando e ricercando, tal quale come venti secoli fa nella Roma imperiale e nell’Alessandria dei filosofi. L’idea della maggior copia di benefici al popolo sulla terra non è prettamente materialista. Il fondamento essenziale della Carità e dell’Amore, che è supremamente cristiano e civile, o, meglio religioso e umanitario, presuppone il comune vantaggio dei beni della natura e della cooperazione scientifica dei più progrediti in uomini associati.
 

APRIRSI AL N-UOVO

Gli Altronauti – puntata di venerdì 23 luglio 2021

Prendiamo spunto dagli esempi della precedente puntata per toccare il tema dell’Uomo N-Uovo, offrendone una definizione compatibile con la nostra quotidianità. In quale misura ogni giorno permettiamo a questa scintilla divina in noi di emergere, in tutta la sua ispirata Creatività, aprendo una breccia nel “vecchio” della nostra personalità?

COSCIENZA INTERIORE E COSCIENZA ESTERIORE

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Ci sono sempre due diverse coscienze nell’essere umano: una esteriore in cui di solito egli vive, l’altra interiore e nascosta di cui non sa nulla. Quando si pratica la sadhana, la coscienza interiore comincia ad aprirsi, si diventa capaci di interiorizzarsi e di avere interiormente ogni sorta di esperienze. A mano a mano che la sadhana progredisce, si comincia a vivere sempre più in quest’essere interiore, mentre quello esteriore diventa sempre più superficiale. All’inizio la coscienza interiore sembra essere il sogno e quella esteriore la realtà di veglia. In seguito, la coscienza interiore diventa la realtà e quella esteriore è sentita da molti come un sogno o un’illusione, oppure come qualcosa di superficiale e di esterno.

TU SEI L’AMORE CON IL QUALE TI AMO

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Le memorie dolorose e spiacevoli dello stato di abbandono, di solitudine, così tanto temute dall’uomo ordinario, si associano in modo improprio al più alto grado, costruttivo nella propria non azione, di abbandono e resa a ciò che è.
È solo il guardare, il vedere per comprendere questa legge, che ci dona il potere di Esseri liberi.
In assenza di resistenza e liberi dall’affannosa ricerca di “qualcosa” o “qualcuno” si aprono le porte all’impersonale esperienza della Gioia, della Pace e dell’Amore.

I VOLTI DELLA POESIA

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La porta della mente si schiude
appare l’armoniosa luce

dal sublime sentimento

Si fa creatura gemella
dello stato d’animo che vaga
tra l’odio, indifferenza
natura e spiritualità

L’ispirazione abbraccia amorevolmente
il profumo della vita
L’odio tremante vacilla
Il volto della tristezza
si rifugia
nella suadente solitudine
L’indifferenza
si espande di umano calore

IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO

*

Il giusto atteggiamento è vedere che, quale essere separato, quale ego, non si è proprio niente, e che insistere sui propri desideri, sul proprio orgoglio e sulla propria posizione è un’ignoranza; un uomo conta solo quale spirito, quale particella del Divino, e nessuno più degli altri, ma allo stesso modo in cui tutte le anime contano per l’Anima di tutti.

MAGIA E RELIGIONE SECONDO GIULIANO KREMMERZ – PARTE II

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Continua dalla prima parte (qui)

L’uomo aspirante alla sua integrazione deve ragionevolmente sviluppare tutte le sue unità, non i soli piedi o il solo stomaco o il solo naso. E questo è il nodo della questione sul quale richiamo la vostra perspicacia: l’iniziatura ad una scienza reintegrativa non è a confondersi con le teosofie e le religioni che vogliono mutare l’uomo in un angelo che suona il liuto innanzi al trono divino; ma più modestamente aspira a che la bestia intelligente uomo si sviluppi fino alla purezza dei suoi poteri, sovrano del suo destino e libero e giusto padrone delle forze latenti e note che natura gli ha dato.

Se un sistema di medicina volesse ridurre tutto l’organismo umano al solo eccessivo sviluppo della sensibilità nervosa non creerebbe la sanità del corpo.
Così l’ipotesi religiosa ha dato per risultato tanti soggetti da manicomio che poi furono santificati per ammirazione delle nevropatie di tutte le forme nella storia della fede. Comprendo che vi furono dei matti generosi e veramente eroici per la loro azione sociale in tempi difficili, ma ve ne furono mille altri, delinquenti raffinati dalla teologia, che fanno disonore non solamente al paradiso, ma all’umanità.

MAGIA E RELIGIONE SECONDO GIULIANO KREMMERZ

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Le religioni ebbero origine dall’idea di legare le masse travagliate dalle passioni bestiali ai tipi divini, per il governo loro e per modificarle alla vita sociale. Ebbero origini teocratiche o formarono dopo la loro nascita delle teocrazie. Le due grandi religioni vive, teocratiche o no, il cristianesimo e il buddismo, ci trasportarono ad un eccesso antiscientifico: lo spiritualismo, l’uomo-spirito, che la logica umana ripudia.
Comprendo che l’uomo-spirito è una idea seducente e una nobile fantasia; ma con questo non escludo che sia una eresia scientifica della scienza sacra.
Ogni eccesso è disquilibrio delle facoltà.
Stabiliamo alcune idee fondamentali, per prepararci.
Che cosa è l’uomo? Un vestito di carne e una mente che ragiona, osserva e concepisce le idee.
Non entriamo in tutto quello che han detto filosofi e religiosi.
La chiesa ci dice anima e corpo.
Lo spiritismo afferma esistere un corpo, un perispirito, uno spìrito.
La teosofia buddica ci divide in sette parti.
Noi ci sentiamo uno. Bisogna compiere uno sforzo atletico per arrivare a sentire in noi un quid diverso dal corpo, che chiamiamo mente.

EMPATIA… E COSÍ SIA

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Oltre la barriera egoistica
un diffuso desiderio di tenerezza
mi abbraccia alla consolazione umana

Un tuffo negli occhi altrui
ed il silenzio dell’anima
nutrono i sentimenti e le emozioni

Un benevolo rispecchiarsi
nei gesti nelle parole e nel volto
esalta la mia comprensione profonda

ALLA SCOPERTA DELL’AMOR… PROPRIO – PARTE II: ESEMPI PRATICI

Gli Altronauti – puntata del 16 luglio 2021

Ognuno di noi fa i conti, consapevolmente o no, con un sentimento di sé chiamato «amor proprio». Dopo averne citato le caratteristiche nella puntata del 25 giugno, torniamo a parlarne apportando alcuni esempi pratici di come questo sentimento emerga e ci condizioni negli scambi quotidiani con le altre persone e nelle dinamiche della vita, commentandoli attraverso l’esperienza del Gruppo Altrove e le impressioni degli ascoltatori.

SPUNTI PER UN’INDAGINE CONOSCITIVA

Non dovremmo mai ingannare noi stessi, poiché nostri pensieri e le nostre intenzioni si riflettono insidiosamente sugli altri.
C’è in me un’idea di forzatura, di obbligo. Questa idea si nutre delle proiezioni ad essa affini e delle influenze esterne della vita ad essa collegate. L’osservazione di questi movimenti dona chiarezza e possibilità di discriminazione.
Quello in cui sono immerso oggi, ciò che chiamo “la mia esperienza”, è il massimo, l’ideale, su cui strutturare la mia indagine conoscitiva.

IL LAVORO E L’INSEGNAMENTO

Gli Altronauti – puntata del 9 luglio 2021

«Non dovremmo mai ingannare noi stessi, poiché nostri pensieri e le nostre intenzioni si riflettono insidiosamente sugli altri. […] Quello in cui sono immerso oggi, ciò che chiamo “la mia esperienza”, è il massimo, l’ideale, su cui strutturare la mia indagine conoscitiva. Il luogo in cui risiedo, le persone con cui lo condivido, le relazioni esterne, sono tutte materiale di studio e di indagine per comprendere i miei mondi interiori. Ogni resistenza, ogni costrizione, ogni processo con cui entro in contatto, è la proiezione di un “qualcosa” o un “qualcuno” che porto dentro…».

Commentiamo questo spunto di utilità per un Lavoro quotidiano attraverso l’esperienza del Gruppo Altrove e degli ascoltatori.

I MESSAGGI DELL’ESSENZA

Gli Altronauti – puntata di venerdì 2 luglio 2021

Ospite della puntata è Daniela Colavitti, ricercatrice che è transitata attraverso diverse esperienze nel suo viaggio alla ricerca dell’Essenza.

Con lei parliamo delle modalità diverse attraverso cui la nostra Essenza può esprimersi e comunicare con noi, dai sogni alle esperienze della vita, compresa la malattia, alle persone che incontriamo, nostri fedeli specchi e maestri… messaggi che, se colti, ci permettono di avere delle possibilità in più per vivere realmente la nostra vita anziché esserne vissuti passivamente. Numerosi gli interventi degli ascoltatori che arricchiscono il dialogo.

ALLA SCOPERTA DELL’AMOR… PROPRIO

Gli Altronauti – puntata del 25 giugno 2021

«La Luce dell’Essere per amore anima di Volontà lo sbocciare della nostra Essenza.
La personalità è lo sbocciare di un fiore, è il materializzarsi di un’Idea essenziale che in potenza contiene un frutto unico nel suo temperamento, il quale, attraverso un processo di condensazione, maturando struttura l’io e le proprie funzioni: il sistema ego.
Tale sistema è strumento e indispensabile apparato per l’evoluzione dell’essere umano…».

SCELTE COSTITUENTI

Gli Altronauti – puntata di venerdì 18 giugno 2021

Una domanda importante divide oggi le cosxienze degli uomini; una domanda a cui vengono date due interpretazioni opposte.
La nostra società occidentale, e la sua cultura ormai diffusa in gran parte del globo, sta attraversando un periodo di “riaggiustamento” nel suo percorso progressivo verso una crescente ed efficiente dimostrazione della capacità di controllare l’ambiente, soddisfare i suoi più reconditi desideri e, non per ultimo, migliorare tecnicamente le sue possibilità genetiche; oppure, sta affrontando la disintegrazione e il collasso perché non è riuscita a realizzare ciò che era potenzialmente in grado e destinata a realizzare, abusando dei poteri e delle possibilità che il nuovo sviluppo evolutivo della sua mente aveva liberato?

Tutto ciò che facciamo e pensiamo ora e nei prossimi anni dipende da quale delle due modalità interpretative noi, individualmente e collettivamente, consideriamo corretta…

MECCANICITÀ O LIBERTÀ?

Gli Altronauti – puntata dell’11 giugno 2021

Una delle idee fondamentali di insegnamento volto alla conoscenza di sé stessi è che nello stato ordinario tutto avviene nel sonno, ovvero tutto accade nella ripetizione meccanica dei ricordi e delle associazioni.
In tale stato non abbiamo altra possibilità che sperimentare frammenti di sogni passati, opachi riflessi che velano la realtà e la vera conoscenza.
Non possiamo dare direzione alla nostra vita con la volontà catturata in un sogno. Nel regno dell’io ordinario siamo totalmente dipendenti dalle influenze esterne e schiavi delle reazioni automatiche del nostro funzionamento meccanico. È una schiavitù che riveste un ideale di libertà.

Ne parliamo attraverso alcune vive testimonianze, sondando le diverse impressioni ed esperienze degli ascoltatori.

SIAMO DAVVERO “LIBERI”?

Gli Altronauti – puntata di venerdì 4 giugno 2021

Com’è mai possibile: abbiamo studiato, faticato, fatto strada, guadagniamo tanto, siamo in gamba, abbiamo dei bei soldi in tasca, abbiamo una casa, una macchina per andare dove vogliamo, siamo riconosciuti e rispettati socialmente… come possiamo essere schiavi?!

Ne parliamo in questa puntata, in una sinergia tra l’esperienza del Gruppo Altrove e l’impressione degli ascoltatori, affrontando un po’ di quelle limitazioni e contraddizioni che rendono la nostra “libertà”… fortemente condizionata.

RIVOLUZIONE INTERIORE

Gli Altronauti – puntata di venerdì 28 maggio 2021

Milioni di persone nel mondo soffrono oggi di una comune mancanza; i sentimenti intensi e forti che ancorano l’uomo alle proprie radici esistenziali sono per questa moltitudine come sospesi; la rabbia e la paura hanno sostituito il desiderio e la voglia di vivere. La precarietà e l’incertezza generano paura, e la paura ottunde l’atto consapevole del “pensare” liberamente. Si sono affievoliti i punti di riferimento; i valori familiari e sociali su cui le moltitudini strutturavano la propria vita non reggono più il confronto con questa nuova concezione di umanità, che richiede privazioni sistemiche dell’essenzialità individuale, e di interi popoli, risultando essere per ora motivo di confusione e perplessità generale. La massa è come in un limbo, sospesa tra ciò che era, a cui brama ritornare, e ciò che sarà, di cui teme pensare…

CONFORMISTI O CONVINTI

Gli Altronauti – puntata di venerdì 21 maggio 2021

«Sembra, nel mondo di oggi, che ognuno desideri solo essere identificato con la maggioranza: successo, riconoscimento e conformismo sono le parole d’ordine. Eppure, noi abbiamo il mandato di essere non conformisti; dobbiamo essere convinti, non conformi: la convinzione viene dall’interno, la conformità, da fuori. Una società opulenta vorrebbe indurci a credere che la felicità consista nella dimensione delle nostre automobili, nella imponenza delle nostre case e nella sontuosità delle nostre vesti. Ma Gesù ci dice: la vita di un uomo non consiste nell’abbondanza delle cose che egli possiede. Noi abbiamo coltivato una mentalità di massa, e siamo passati da un rozzo individualismo a un rozzo collettivismo». (M. L. King)

LA MORTE E LA VITA SECONDO LA LEGGE DI POLARITÀ

Gli Altronauti – puntata di venerdì 14 maggio 2021

«Non ci siamo mai chiesti cosa sia la morte, con tutto il nostro essere. Viene sempre presa in considerazione nei termini della sopravvivenza, come se fosse la continuazione della vita in una catena o con un movimento incessante. Ma la sopravvivenza è solo sopravvivenza di ciò che è conosciuto. Agiamo dal conosciuto al conosciuto. Desideriamo la continuità e ci attacchiamo alla sopravvivenza senza mai interrogarci sulle origini di questo desiderio…».

LA VIA DELLA SINCERITÀ

Gli Altronauti – puntata di venerdì 7 maggio 2021

«Quello che un uomo dice dovrebbe sempre passare in secondo piano rispetto a ciò che è e a ciò che fa. Nell’enfasi di quest’epoca priva dei valori essenziali e di reali punti di riferimento, sembra invece che conti solo ciò che uno dice e che, in fondo, spesso non fa…».

Essere sinceri e leali a se stessi è il vero metro di misura per chi si orienta in un cammino rivolto al Vero, soprattutto quando questa intima lealtà comporta la rinuncia a schemi, parvenze, maschere che nel tempo abbiamo imparato ad adottare per convenienza e per sopravvivenza sociale. Insieme alle esperienze del Gruppo Altrove, impressioni e opinioni degli ascoltatori arricchiscono la puntata di molti validi spunti di riflessione.

IMPARARE AD ESSERE VERI

Gli Altronauti – puntata di venerdì 30 aprile 2021

«Imparare ad essere veri è un Lavoro a tempo pieno. Non funziona se lo praticate saltuariamente, e per prendervi questo tipo di impegno bisogna che amiate ed apprezziate la Realtà. Dovete voler essere veri ad ogni costo. Dovete amare la verità, anche se non vi piace quello che pensate di essere in un determinato momento. Questo genere d’Amore è la motivazione più potente, la vera Aspirazione per il Lavoro interiore…».

Cosa significare realmente essere veri, sinceri, essere “noi stessi”? Quali sono le implicazioni e le difficoltà che troviamo nel provare a mettere in pratica quotidianamente questo impegno così profondo? E soprattutto a cosa dovremmo… rinunciare?

LA RESPONSABILITÀ DI SCEGLIERE

Gli Altronauti: puntata di venerdì 23 aprile 2021

In questa puntata attraverso spunti di diversa natura parliamo di cosa significa assumersi la responsabilità di compiere delle scelte ed accettarne le conseguenze, anche attraverso la conoscenza di alcune leggi che, pur non essendo inserite nei programmi di studio scolastici, presiedono al processo evolutivo di ciascuno di noi.

DISTACCO E DISCERNIMENTO

Gli Altronauti: puntata di venerdì 16 aprile 2021

In questa puntata parliamo della necessità di emanciparci dalle condizioni in cui siamo cresciuti e che ci hanno forgiato quando non ci permettono di progredire e armonizzare la nostra vita, nonché del nostro rapporto con i «maestri», quelli idealizzati e lontani e quelli concreti e umani; l’occasione si presta per una disamina di due parole, «distacco» e «discernimento», il cui significato può esserci di aiuto in questo processo evolutivo.

COMUNICARE LA FORZA

Quando tu hai un maestro visibile, bada che la sua scienza è una face che non si dona; ma come il fuoco accende i carboni spenti, per comunione dell’Ariel elementare del fuoco egli accende nel tuo animo il fuoco della scienza e per la scienza ti comunica la forza. Il metodo desiderato dai profani dell’esposizione delle leggi dello scibile al discepolo, non è sostenibile e non è adattabile allo insegnamento della magia.
     Nella quale magia un gran rimprovero è a farsi a tutti coloro che ne discorrono, il dott. Kremmerz compreso, e cioè la vogliono insegnare con metodi impossibili alla cultura pedagogica contemporanea, ricorrendo a formole, a simbolismi, a materie viete degne di secoli di ignoranza e di tenebre.
     Ma i miei amici e nemici comprendano che non è la formola e la logologia quella che fa il mago e l’insegnamento magico – ma altra musica che il simbolismo nasconde.