La parola creare sottende una quantità infinita di significati e di contenuti, a patto però che la si esplori con un profondo ascolto contemplativo. Significati e contenuti che portano invariabilmente a chiedersi chi è che davvero crea in noi, con che cosa e con quali strumenti. […]
Creare è manifestare nella Materia un’Idea Divina, una Rivelazione dello Spirito, che tramite noi si esprime in questo piano di Realtà. Questo è il primo Fatto sottile fondamentale del processo creativo. Ogni manifestazione è Reale Creazione se risponde a questo Atto Divino. Un’Idea Divina che discende nella Materia per trasformarsi in Vita organica vibrante e densa.
Questa Idea rimane sempre contenuta nella propria Origine, cambia solo di stato, di piano, di grado e di rotazione.
Partendo da questa conoscenza, si può iniziare a comprendere con facilità come ogni aspetto della nostra Vita, se Cosxienti, possa essere in Potenza un divenire creativo.Hermes, La Sacra Realtà – Vol. III: Omeostasi Superior, pag. 166
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La vera meraviglia, il prodigio, del mondo concreto risiede nell’essere basato su tre energie sottili, impercettibili ai sensi eppure costruttive e regolatrici: Suono-Musica, Spazio-Sostanza e Luce-Colore. Nulla di concreto e tangibile esisterebbe senza la loro azione creativa, simultanea e continua. La creatività cosmica, e la Scienza di questa, non tiene conto delle quantità, che comunque produce con straordinaria facilità, ma cura soprattutto i rapporti della vita, interni ed esterni, che sono la vera struttura di tutte le forme; e in questo l’arte come scienza tende sempre all’armonia e alla massima bellezza. L’Arte come Scienza vuole essere il cuore di quell’orizzonte scientifico che è destinato a diventare una delle leve fondamentali dei rapporti sociali futuri.