Nella vita di tutti i giorni «possiamo vedere una forma, ma non possiamo conoscerne la natura attraverso i sensi. Il pensiero conosce le forme ma non può afferrare la realtà che è dietro di esse, la realtà di quel che siamo, che appare prima e dopo ogni pensiero o sentimento. Quello di cui facciamo esperienza (suoni, forme, colori, pensieri) non può esistere senza uno sfondo, ma questo sfondo non può essere percepito dai sensi e dunque resta non visto, non sperimentato…».*
«Affinché la cosxienza dell’uomo sia sufficientemente ampliata per comprendere l’intera Terra e per rendersi conto che l’umanità ha una funzione ben definita da svolgere come “organo” all’interno dell’organismo totale del pianeta, l’uomo non può non individualizzarsi, cioè spersonalizzarsi e liberarsi dalla schiavitù psichica corrotta delle condizioni socio-culturali e geografiche, le stesse che lo rinchiudono in una complessa ragnatela mentale-virtuale, costituenti valori e credenze “tribali di massa”.
Gli uomini hanno sviluppato un tipo di mente cosxiente e oggettiva, e possono dunque porsi e porre domande pertinenti alla Realtà in cui sono immersi e comprenderne significato e senso.
Per liberarsi dall’inganno delle apparenze, l’ego collettivo deve innanzitutto credere nell’abbondanza e nell’eterna pienezza dell’Essere.
Bisogna superare le abitudini alla scarsità, causa prima della competizione e generatrice dei fantasmi della paura e della colpa che limitano la vera Essenza nell’uomo…». *
In questa puntata ci soffermiamo sul rapporto che, anche da adulti, la nostra emotività infantile instaura con l’autorità, spesso rappresentata non solo da quelle forze restrittive che ci impediscono di fare ciò che intimamente desideriamo – presentandosi come un nemico da combattere o un padrone a cui asservirsi – ma anche dalle persone che amiamo di più e con cui instauriamo un rapporto di dipendenza.
Non esiste solo la dipendenza dalla droga, dall’alcol o da cose materiali… si può essere dipendenti anche dalle emozioni, dai legami, dalle abitudini (spesso ‘cattive’), dalle convinzioni, nonché dall’immagine idealizzata che abbiamo di noi stessi. Così per molti di noi l’esperienza di solitudine e clausura è stata un’occasione, ancorché forzata, per stare a tu per tu… con se stessi, e affrontare le proprie (tossiche) dipendenze, senza più scuse.
In studio: Yapos e Luciana.
– puoi ascoltare il podcast della puntata cliccando qui
Dopo Sulle Orme della Vita, Orma dopo Orma e La Via della Rosa, ecco l’ultima dispensa di Lavoro del Gruppo Altrove.
Gli scritti raccolti nel volume sintetizzano alcune delle esperienze vissute nel Gruppo, come stimolo per l’Evoluzione di ogni suo componente e di chi, curioso e con l’Aspirazione nel Cuore, si approccia alla lettura.
Per la natura delle esperienze trasmesse e per gli argomenti trattati, la dispensa si propone come uno strumento di Sintesi per chiunque si orienti ad un Lavoro su di sé, suggerendo nuovi spunti per un contatto rinnovato con se stessi e con la Vita.
Nell’estratto che potete leggere qui sotto, l’indice degli argomenti trattati ed alcune pagine della dispensa.
Buona Lettura e Buon Lavoro.