In questa puntata affrontiamo il tema dell’Evoluzione sia come cambiamento personale sia come Scopo della Vita, dell’Universo e del genere umano, nonché il suo opposto, l’involuzione, accogliendo le considerazioni e le esperienze degli ascoltatori su questo ed altri argomenti affini, come l’Amore per la Vita, il Mistero dell’Esistenza, la possibilità di una “evoluzione” individuale pur in un contesto sociale che appare in involuzione…
Dove conduce l’Avventura terrena? Nella puntata di oggi affrontiamo questo enigma, che nei secoli ha trovato molte possibili risposte da parte delle tradizioni sapienziali di tutto il pianeta, ma che tuttavia ci trova oggi come ieri ancora spiazzati, stupiti… uno stupore che ci accomuna agli ascoltatori di Radio Cooperativa, che intervengono in diretta sul tema.
Nel dialogo, “il filo comune di tutti i punti di vista si palesa in una naturale diversità di visione”, ed ogni visione è determinata dallo Stato di Cosxienza da cui si vede (vedi qui).
Ci sono interrogativi a cui, di solito, gli esseri umani restano indifferenti… Come se un velo paralizzante scendesse a coprire la loro corta capacità di interiorizzazione.
È così urgente sopravvivere e conformarsi all’attuale paradigma sociale, che in genere non perdiamo tempo a chiederci: “Che cos’è la Vita? Chi è l’Uomo in relazione a questa Vita?”.
Così facendo, ci distogliamo dai problemi che in fondo suscitano la nostra stessa grandezza; rinunciamo alla relazione con la nostra Essenza, limitando la vastità di ciò che è, del nostro Essere. (*)
La nuova sfida degli Altronauti è dunque ora rivolta a quesiti di carattere esistenziale, a partire da un’antico ma sempre nuovo interrogativo: Qual è l’origine della Vita?
Gli interventi degli ascoltatori sul tema danno nuova linfa alla nostra ricerca.
Il desiderio di interrogarsi sulla Vita viene dalla Vita stessa, da quella parte della Vita che è ancora nascosta, dal quel Principio universale che anima l’uomo e lo spinge a superarsi, ad Essere. La Vita ci sprona a interrogarci.
Ci sono molti momenti in cui siamo spronati a chiederci: «Cos’è la vita? Cos’è la Cosxienza? Chi sono io?». Forse abbiamo sentito, sin dall’infanzia, un’indistinta nostalgia di «qualcosa di più», un bisogno profondo, un anelito divino che preme, spreme, comprime, spinge, scalcia per uscire fuori, per mostrarsi, esprimersi, Essere*.
Il tentativo di rispondere a questo profondo interrogativo che nasce da dentro è alla base della ricerca di un nuovo modello esistenziale.
Come ogni argomento che si desidera approfondire, anche la conoscenza di sé passa attraverso lo studio, che inizia dall’autosservazione, e prosegue con la verifica effettiva attraverso l’esperienza delle informazioni che mentalmente acquisiamo come “vere”.
Ed è attraverso questa verifica che spesso ci si trova ad ammettere che, in assenza di un Lavoro su di sé, ciò che realmente conosciamo di noi stessi è davvero poco, come recita il famoso motto di Socrate…
L’essere uomo, in quanto tale, deve riconoscersi quale elemento doppio: umano e divino; tocca alla propria cosxienza stabilire se essere un tutt’uno col divino o con l’umano.
L’individuo è elemento di transizione, per cui è tutto e non è niente; la sua lotta, il suo travaglio, la sua stessa impotenza derivano dal non sapersi definire e, di conseguenza, dal non sapersi unificare e integrare. Ma questa doppiezza, per fortuna, non è assoluta perché l’elemento umano è solo una “sovrapposizione” alla Pura Cosxienza […].
Nessuno potrà mai distruggere la Divinità che è nell’ente umano, perché gli è intrinsecamente connaturata; il fattore psicologico umano è una semplice proiezione spazio-temporale, una seconda falsa natura che la forza creatrice della mente ha potuto rendere verosimilmente stabile. Attualmente l’umanità vive sotto l’impressione di questa falsa natura fino ad esserne totalmente suggestionata e vittima indifesa. La verità si è capovolta: è reale ciò che appare, è falso ciò che realmente è.
Se anche soltanto “pochi” sanno decisamente distaccarsi da tale cappa ipnotica e dall’altrettanto oppio degli alibi; se sanno avere l’ardire di essere contro l’opprimente fantasma della propria immagine idealizzata
Gli Altronauti – puntata del 28 agosto 2020
Attraverso un articolo del filosofo Giorgio Agamben e il dialogo che ne consegue con gli ascoltatori, si parla di “medicalizzazione” della vita e di adozione della medicina e delle sue nuove pratiche “cultuali” a nuovo paradigma “religioso“, soprattutto in tempi di “emergenza sanitaria“.
L’occasione si presta anche a trattare la paura della morte e il rapporto che abbiamo
Prima puntata di una nuova rubrica (a cadenza settimanale), che toccherà da vicino temi di profonda attualità, fornendo spunti di autoconoscenza tratti dai quasi due lustri di esperienza del centro di Pedagogia Evoluta “Sei Altrove”.
Ogni venerdì dalle 12.00 alle 13.30, sulle frequenze di Radio Cooperativa
Primo ospite della trasmissione è Hermes, che prendendo spunto dalle considerazioni del filosofo Umberto Galimberti sulla «società della tecnica», parla della possibilità di trascendere l’attuale paradigma sociale che rende l’uomo inumano, per seguire la vera vocazione della nostra Anima.
Un video-estratto della puntata, dal nostro canale YouTube:
In questo video, riflessioni del filosofo Umberto Galimberti sulla “società della Tecnica”, in cui la dimensione umana è standardizzata e conformata al protocollo di efficienza e produttività. Come uscirne?