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RITORNO ED ENTROPIA – 4 MARZO

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove

4 marzo 2016 – Entropia e dissipazione

La forma di percezione con cui comunemente tutti voi conoscevate le cose, oramai non è più sufficiente. Non basta più. Questa forma di percezione si sviluppa attraverso la vostra identificazione con un “io” che conosce (il soggetto dell’atto cognitivo) e l’oggetto della conoscenza, che è all’esterno di esso. C’è separazione. Questo aspetto sviluppa solo una conoscenza mentale.

Ricordate questi passaggi: impressione – emozione – sentimento – pensiero.

Chi ricorda come si articola la Legge di Ritorno? I punti salienti chiaramente.

Allieva: Tutto quello che fai e che sei ti ritorna indietro come esperienza da vivere finchè non è conosciuto.
Allievo: le funzioni interiori dell’uomo, desideri e voglie, o funzioni vitali necessarie per vivere o funzioni vitali come emozioni etc.. sono regolate da una meccanicità che è ciclica.

Badate bene che voi non andate a ricercare questi movimenti, quando vi accadono è perché li attirate, cioè ci andate in risonanza. La ciclicità di questo movimento porta a comprendere istantaneamente che il tempo NON ESISTE.

Ciascuno di voi usa un tempo lineare come strumento per organizzare o collocare nel tempo. Ma se guardate bene le donne hanno il ciclo mestruale ciclicamente, ciascuno di voi alterna ciclicamente la veglia e il sonno, il sole sorge ogni giorno da est e tramonta a ovest. Tutte cose che sapete, eppure usate un tempo lineare.
Questo per farvi capire che usando la mente per conoscere, vi affidate ad uno strumento che apprende in maniera lineare in un mondo dove il tempo è squisitamente ciclico, dunque non c’è Conoscenza. Donde l’illusione di vivere la linearità in un mondo dove esiste solo la circolarità.

01.06.04

La circolarità è il ritorno.

Tutto ciò che vivete interiormente e ancor più in superficie, quando si indaga nel profondo, si osserva che tutto ciò è Essenza. Un aggregato, in profondità, è Essenza. Voi nel Profondo, non siete altro che Essenza.

Nel profondo voi siete Uno. Tutti i movimenti che andate a vivere, abbandono e rifiuto per esempio, sono diversi nella loro manifestazione perchè la Cosa Una diventa molteplice per fare esperienza, e allora troverete la apparente diversità di esperienza di M. rispetto a quella di F., ma in profondità il movimento che guida queste esperienze, è solo Uno.

Il miracolo della Cosa Una viene sviluppato nel senso che l’Uno per adattamento diviene Molteplice

E’ un Corpo, una Vita, una Mente e un’Anima.

Basare la società attuale e l’economia odierna sul tempo lineare è il frutto dell’inganno.

Ricordate che siamo soggetti a leggi cosmiche inferiori, che sono meccaniche e circolari.

La Legge di Ricorrenza per esempio, che obbligatoriamente fa ricorrere a livello psicosomatico o psicogenealogico qualcosa che non è stato subliminato.

O la Legge di Ritorno, che vale anche per la reincarnazione, secondo la quale se non avviene un processo evolutivo spesso si passano intere vite identiche alle vite precedenti, a ripetere le stesse esperienze e a vivere le stesse ricorrenze.

Se dunque noi non andiamo a vivere qualcosa che sia cosciente, tutto quello che viene sviluppato non sarà altro che la ripetizione di vite precedenti.

Cos’è l’entropia?

Si parla di energia all’interno di un sistema, che per esprimersi deve disperdersi, dilatarsi, esaurirsi. Il corpo invecchia per questo motivo. E’ un sistema che contiene chimicamente dei livelli di connessioni energetiche che per esistere ed esprimersi devono “usare” l’energia stessa, e dissiparsi, sino ad esaurirsi. Le connessioni chimiche sul piano fisico come sapete corrispondono ad altrettanti piani dei corpi sottili.
Il piano fisico che viviamo, dove tutto nasce si sviluppa e muore, perchè accade?

Perchè tutto origina da un nucleo energetico che per vivere, essere ed esistere consuma costantemente energia, e l’energia che potenzialmente può sviluppare diviene di volta in volta atto, sino a terminare ed esaurirsi. Questo vale per qualsiasi cosa, per le emozioni per esempio.

Si può affermare quindi che la quantità fisica è sempre la stessa. Avviene solo una trasformazione.

La legge di entropia dunque misura la perdita potenziale di un sistema di energia chiuso. Maggiore è l’entropia maggiore è l’appiattimento del sistema. E’ per questo che tutto tende all’appiattimento e alla morte.

Questo principio, cardine per il funzionamento del mondo materiale, è applicabile anche allo spazio psicologico.

Il vostro è un sistema chiuso, se focalizzate l’attenzione solo su un punto dove vi ostinate a contenere l’energia presente, perdete di vista l’insieme, non fate fluire, impedite la dissipazione. Se invece, come accade con lo shock addizionale, durante l’identificazione lasciate aprire la forma che state vivendo e la lasciate esprimere ne permettete la dissipazione, e si rivela per ciò che è, tornando a fluire. Altrimenti vi inchiodate.

Per permettere questo processo, e dunque per superare l’abitudine all’identificazione, è necessario uno shock. Questo shock consiste nell’intervento di un fattore esterno, che di solito sono io, o che può essere una particolare esperienza, che fa esattamente il contrario di quello che la macchina si aspetta o richiede. Dunque ieri con Y. invece di dirgli “poverino, non preoccuparti, tutto passa, lo sai che sono solo momenti” l’ho estremizzato esasperandolo. Solo così si può dissipare quella forma, e così si può tornare alla rilassatezza.

01.48.58

I sistemi chiusi sono autopoietici. Sono loro stessi a creare e dissipare ciò che creano, e a rigenerarlo subito dopo. Cosa vi viene in mente parlando di sistemi autopoietici?

Principalmente noi stessi siamo autopoietici, siamo ciascuno un sistema chiuso. Le cellule del corpo sono autopoietiche.

Anche i sistemi familiari sono autopoietici.

Ricordate che tutto ciò di cui abbiamo parlato oggi è qualcosa di meccanico, non c’è coscienza del processo che sviluppa, lo sviluppa semplicemente.

Quando un corpo cessa le sue funzioni e muore, si disgrega.

Bene, ma gli atomi da cui è composto si disgregano? Evidentemente no, gli atomi restano atomi. E dove vanno? Cosa accade?

Vi faccio un altra domanda: l’Assoluto si disgrega?

La mente non può cogliere questo aspetto, se ci ostiniamo a vivere nella mente non potremmo mai vivere la realtà. Vivere nella mente è vivere un film, che è quanto si vive ordinariamente. E’ tosta per chiunque ammettere che non è la “mia” vita, che non sono le “mie” emozioni, i “miei” sentimenti.

Durante un lavoro di risveglio, uno dei primi sforzi che vengono richiesti dal Lavoro è proprio concentrare la propria attenzione e focalizzazione su questo nucleo, e passare dall’entropia alla sintropia.

Quando non accettate ciò che è rimanendo nell’identificazione e non permettete la dissipazione, non potete tendere alla sintropia. Riuscite a capire che sono movimenti opposti ma identici? Se non permettete la dispersione non permettete nemmeno l’attrazione, in sintesi vi inchiodate.

Per cosa? Solo per un processo psichico, un limite, secondo il quale non accettate ciò che è, e dunque non lasciate andare.

Il processo di cristallizzazione, che non permette l’entropia, origina sempre dalla paura.

Superate la paura, accedete alla possibilità di dissipare e lasciare così andare la vostra ignoranza, e supererete il ritorno delle vostre cristallizzazioni, accedendo alla fluidità reale della Vita.

Hermes

 

 

 

 

Gruppo Altrove