• +39 0499903934
  • info@seialtrove.it
  • Cerca

LE REGOLE 2/2 – 8 MARZO

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove

Lezione martedì 8 Marzo – Le Regole

(…Continua)
2° parte
La maestria è che impariate a trascendere le regole, contenerle con qualcosa di più ampio perché se vivete nei sentimenti “umani” non potrete mai sviluppare un Sentimento Superiore.
Se viviamo cristallizzati in queste regole andremo a sviluppare continue ripetizioni, ripetizioni di esperienze di papà e mamma, fratello o sorella, comunità e società. Il primo atto che si deve fare è accettare che queste regole sono un nostro limite, cercando per come possiamo di fare del nostro meglio per non sottostare ancora a queste leggi meccaniche che ci fanno ripetere costantemente “DO” – “RE” – “MI”, “DO” – “RE” – “MI” (mostra il simbolo dell’Archèrgon disegnato sulla parete), una cacofonia simile ad un disco rotto.

LE REGOLE 1/2 – 8 MARZO

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove

Lezione martedì 8 Marzo – Le Regole

1° parte
Prendete un pezzo di formaggio da stagionare. Vedrete che ci mette almeno quattro mesi prima di asciugarsi e cambiare massa costitutiva, questo per mutare la costituzione molecolare. Anche voi, sapete, per maturare e stagionare avete dei tempi. La stagionatura è portare la trasformazione sul corpo, se non si riesce a portare sul corpo lo sviluppo di questo Lavoro che facciamo non si fissa nulla del tutto poiché resta eterico,  rimane nel sottile, evanescente, e risulta un processo che di sicuro dona consapevolezza, ma nei fatti, nella vita concreta, resta vano.

RITORNO ED ENTROPIA – 4 MARZO

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove

4 marzo 2016 – Entropia e dissipazione

La forma di percezione con cui comunemente tutti voi conoscevate le cose, oramai non è più sufficiente. Non basta più. Questa forma di percezione si sviluppa attraverso la vostra identificazione con un “io” che conosce (il soggetto dell’atto cognitivo) e l’oggetto della conoscenza, che è all’esterno di esso. C’è separazione. Questo aspetto sviluppa solo una conoscenza mentale.

IL FARO – 12 FEBBRAIO

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove

Venerdi 12 febbraio – IL FARO

“Dov’eravate e dove siete ora?”

Questa è la domanda che vi potreste porre.
Potreste chiedervi se lo strumento che viene qui sviluppato e che vi viene donato come strumento possibile, sia efficace, se abbia portato a dei risultati. E quali risultati vi ha portato? Anche questa domanda può esservi utile.

LA FIDUCIA 2/2 – 22 GENNAIO

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove.

venerdi 22 Gennaio – LA FIDUCIA

(…Continua)
2° parte
In cosa avete vissuto fin ora dunque?
Nell’illusione. Ripetete qualcosa che già è stato, agganciandovi ad un contenitore che vi informa.
Se voi non accettate che la vostra vita fin ora è stata una illusione, farete una fatica enorme a morire a ciò che è stato per rinascere a qualcosa di nuovo, perchè vi ostinerete a ritenere che ci sia qualcosa da salvare, da portarvi dietro, che qualcosa sia stato reale e autentico, quando non è così. Naturalmente non sto parlando della vita organica, ma dei rapporti che avete instaurato con le persone. Sto parlando quindi a livello vitale e mentale.

LA FIDUCIA 1/2 – 22 GENNAIO

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove.

venerdi 22 Gennaio – LA FIDUCIA

1° parte
La paura di sbagliare che alcuni di voi nutrono nell’approcciarsi alle esperienze diventa un grosso limite perchè vi fa rimanere dove siete, non permette un superamento, ossia non permette l’ evoluzione di una data situazione attuale. Nascondersi dietro alla paura è rimanere schiavi della paura stessa, che non fa agire. La paura di sbagliare non fa fare esperienza.

ACCETTARE IL NON ESSERE – 9 OTTOBRE

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove

Avete accettato il vostro non essere?

Se dite di averlo realizzato, ma non accettato, non avete realizzato proprio niente. Semmai lo avete riconosciuto, questo si, milioni di volte. Realizzare il proprio non-essere, e quindi accettarlo, significa farlo morire coscientemente.

Mi è arrivato un libro qualche giorno fa, di una donna che per qualche tempo fu allieva di Krishnamurti. È una raccolta di esperienze fattive, solo pratiche, attraverso le quali ha realizzato degli studi molto interessanti sull’ arte del morire vivendo.

AUTOSSERVAZIONE E ASCOLTO – 2 OTTOBRE

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove

L’immobilità che vi sento spesso nominare, si può definire, per ora, assenza di risposta.
Per il momento la vostra non è ancora immobilità, è limitazione della risposta. Un tempo reagivate alla vita, alle situazioni, ossia rispondevate meccanicamente, elaboravate ciò che vi accadeva secondo le vostre abitudini e quindi azionavate meccanicamente una risposta abitudinaria. Una re-azione. Ora riuscite a limitare queste re-azioni perché riuscite a stare un po’ di più in ascolto. L’immobilità si differenzia dalla limitazione della risposta poiché l’immobilità è trasparenza, è farsi attraversare dalle Forze che ci vengono veicolate addosso. L’immobilità permette questo e permette anche il contrario, ossia scegliere di accedere ad una Forza Superiore qualora serva. Dà quindi modo di poter scegliere cosa ci serve in quel momento.

FUOCO ALCHEMICO – 25 SETTEMBRE

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove

images
Qual è la Forza che porta avanti questo Lavoro? Qual è la Forza che mi e ci sostiene? È l’Amore,  ragazzi. Cos’è l’Amore? L’Amore è Fuoco, è Eros.
Per fare un esempio, la nostra pressione sanguigna è proprio questo: Amore che ci scorre dentro, Fuoco interiore, che se compresso (quando comprimiamo le nostre emozioni, i nostri sentimenti) costringe il cuore a pompare di più per poterlo far circolare, e così si alza la pressione sanguigna. Il nostro amico Eraclito parlava di un Fiume di Fuoco che informa tutto, che scorre incessantemente, che vivifica tutto.

SCHIAVI – 18 SETTEMBRE

18 Settembre

SCHIAVI SENZA PATRIAservo e padrone

File di schiavi moderni si accalcano ogni giorno per correre in ufficio, in fabbrica o al negozio del quartiere.
File e file di automi contemporanei sfilano per le autostrade, corrono veloci per le tangenziali per arrivare all’ ora giusta a lavoro. Schiavi moderni senza catene. Infilati come perle in un filo invisibile che li tiene uniti e ben saldi al gioco succube del potere. Schiavi convinti di lavorare per la ricchezza, il buon “tenore” di vita che è sicurezza, ma che invece vendono il loro tempo per la povertà d’animo, l’ottusità della vita che è solo sopravvivenza. Schiavi di successo che sfilano in scatole nere con sempre più pollici, che siedono su poltrone sempre più ampie, che hanno gli uffici sempre più in alto, che viaggiano nel mondo senza più limiti restando di fatto in un vuoto contesto, in un nulla di fatto, mai paghi e mai pieni, vuoti contenitori persi nel buio e grigio scintillio dello sfarzo sociale che annebbia e vela la vita,

L’ANGOLO SI TRASFORMA A 360°

Care e Cari tutti,

come sapete bene, qui ad Altrove le cose procedono spedite. Sempre più Essenze popolano e animano questo Colle e questa Valle e sempre più Opere e più Creatività ci impegnano in un Fare tutto rivolto verso lo Scopo: Altrove.

In questo movimento creante potete trovare rinnovata la Rubrica “L’angolo di Hermes”, un nuovo spazio dedicato ai testi redatti dalle fedeli trascrizioni degli incontri tenuti da Hermes qui al Centro. Uno spazio che si amplia diventando un contenitore di orme che lasciano un segno indelebile sul sentiero della Vita. Proprio questo vuol essere la Rubrica “Orma dopo orma”: individuare, percorrere e trasmettere agli altri  una strada, un sentiero, una via possibile e realizzabile, che chiunque possa trovare ed intraprendere per avvicinarsi a se stesso.

FIGLI D’ALTROVE

 

Figli d’Altrove

Muta creazione di uomini veri Mute le gesta di esseri svegli

Piccole cose in grandi movimenti Urla di pace accolgono lesti

Animi irrequieti ancora funesti Pace d’amore che nulla chiese

Gioia del cuor che tutto comprese Vita di vita selva di rose

Bocciolo di canto espresso in prosa denota il soave oltre tutte le cose

Uomini e donne d’Altrove risuonano ora l’inno di gloria dell’attimo d’oro

Muta le gesta di umani veri Mute creazioni di donne riprese

CUORI D’ALTROVE

Cari tutti e care  tutte, eccoci qua. L’Angolo di Hermes, oltre alle ispirazioni poetiche che vi ha offerto in queste ultime pubblicazioni, torna ad ospitare alcune lettere dei suoi allievi… allievi alla scuola della Vita, anzi, dell’Esistenza. A voi la lettura.


Caro Hermes,
Ben tornato!
Da quanto emerge dalle poche righe relative all’esperienza che avete fatto e da come mi sentivo che sarebbe stata la vostra esperienza lì dove vi siete recati, sono certo che sia stata una visita ed una esperienza ricchissima, sono curioso di sentirne i contenuti!
Leggendo la mail che mi hai mandato la prima domanda che mi sorge è: perché la coscienza di superficie con le sue aurore ingannevoli, benché sia solo luce parziale, sembra tutto? Come mai il cammino di risveglio non è il percorso a cui l’umanità è per sua natura volta? o meglio: cos’è che lo impedisce su larga scala e perché? Parliamo di cronicità dell’ignoranza, ma come mai l’uomo cresce per tornare bambino e risvegliarsi alla vita quando potrebbe farlo fin da subito, fin dall’infanzia?
Queste alcune delle domande che mi assillano di tanto in tanto.

LA VIA DEL SILENZIO DIVINO

Ascolta il silenzio
Ascolta l’Acqua, il Vento, la Terra, l’Aria.
Ascolta i tuoi passi.
Ascolta la Vita che fluida scorre in te.
Nel silenzio accetti e comprendi.
Nel silenzio del Presente tutto accogli.
Il silenzio è il linguaggio dell’Amore.

ANIMO UMANO, ERRANTE DIVINO

Animo umano, errante divino.
Cosa tu cerchi?
Amori rinchiusi in mille domande,
tempestosi e poi quieti
danzano stanchi.
Idee luminose

ISPIRAZIONI POETICHE D’ALTROVE

Mare di ossa, fogli caduti da parole stanche.
Cenere nera determini i fuochi passati.
Come le stagioni si susseguono in cicli,
uniforme la vita determina i Fati.

REALTÁ ONNIPRESENTE

Aurobindo giovaneUna volta ammesso il diritto del puro Spirito di manifestare in noi la sua assoluta libertà, e il diritto della Materia d’essere la forma della nostra manifestazione, dobbiamo trovare la verità che possa riconciliare questi apparenti opposti.
Nella coscienza cosmica, la Materia diventa reale per lo Spirito e viceversa. La Materia si rivela come la forma e il corpo dello Spirito; lo Spirito si rivela come l’anima, la verità e l’essenza della Materia. La Vita e la Mente si rivelano come aspetti e strumenti dell’Essere Cosciente supremo. Alla luce di questa concezione possiamo intravedere la possibilità di una vita divina sulla terra.
Il Brahman silenzioso e il Brahman attivo sono l’unico Brahman sotto due aspetti, e ciascuno è necessario all’altro. Le limitazioni che imponiamo al Brahman derivano da un’insufficienza d’esperienza nella mente individuale che si concentra su un solo aspetto dell’Inconoscibile e passa immediatamente a negare o denigrare tutto il resto.
È possibile per la coscienza, nell’individuo, entrare in uno stato in cui l’esistenza fenomenica sembra dissolta e perfino il Sé sembra diventare una concezione inadeguata. Ma questa non è la pienezza della nostra esperienza ultima, né la verità unica che esclude tutto il resto. Lo stesso Nirvana è compatibile con un’azione priva di desiderio e tuttavia efficace.

EQUINOZIO. COLORI D’AUTUNNO

smoky_by_f3rd4-d48exagColori d’autunno.

Percorrendo la fascia zodiacale, il Sole attraversa ogni anno i quattro punti cardinali chiamati equinozi e solstizi. Il 21 (il 23 per alcuni) settembre ha luogo l’Equinozio d’autunno (dal latino aequus, uguale, e nox, notte). Il Sole a partire da oggi entra nel segno della Bilancia, dando così inizio a un nuovo ciclo stagionale, giustappunto l’autunno, che prepara e guida la Natura verso il meritato riposo immobile, bianco e puro dell’inverno.

In questo ciclo stagionale la Natura si veste di nuovi colori: le foglie si infiammano d’oro lucente, di arancio, marrone e rosso. I frutti cadono dagli alberi, abbandonano i loro involucri, mentre i semi vengono selezionati e separati per essere consumati o conservati; più tardi, dopo il congelamento invernale essi saranno piantati nella terra affinché il ciclo inarrestabile della Vita

IL DESTINO DELL’INDIVIDUO

destino-coattoUna Realtà onnipresente è la Verità di ogni vita ed esistenza; e in tutte le sue espressioni, infinitamente mutevoli e perfino costantemente opposte, la Realtà è una e non una somma di cose.  Brahman è l’Alfa e l’Omega — è l’Unico oltre il quale nient’altro esiste.
Quest’unità, nella sua natura, è indefinibile; non esiste esperienza che possa limitarLo, non esiste concezione che possa definirLo.
Se nella fretta di arrivare all’Unità identifichiamo la Realtà con qualche stato d’essere, escludendo tutto il resto, non arriviamo a una vera unità, ma a una divisione nell’Indivisibile. Poiché anche il Molteplice è il Brahman. Tale fu l’esperienza degli antichi rishi vedici. Fu un’impazienza del cuore e della mente che cercò più tardi l’Uno per negare il Molteplice.
Brahman è entrato nella forma per godere della Sua manifestazione nella coscienza fenomenica. Brahman è in questo mondo per rappresentare Se stesso nei valori della Vita. La Vita esiste in Brahman per scoprire in sé Brahman. E il compimento dell’uomo consiste nel realizzare Dio nella vita; pur partendo da una vitalità animale, il suo obiettivo è un’esistenza divina.
La vera legge dell’autorealizzazione è una comprensione progressiva.  Così come Brahman riunisce a un tempo molti stati di coscienza, anche noi, manifestando la Sua natura, dovremmo abbracciare ogni cosa. Per quanto in alto possiamo salire, saliamo male se dimentichiamo la nostra base. Se, nella nostra attrazione verso lo Spirito, rifiutiamo la Mente e la Materia, non potremo realizzare il Divino integralmente, né soddisfare le condizioni della propria manifestazione di Sé.

SADHANA: OLTRE LA FILOSOFIA (FATTIVE ESPERIENZE)

CARO HERMES.

sono giunto al termine di questo lavoro, soddisfatto, nuovo e sopratutto piu aperto.
attualmente sto vivendo sensazioni che mai avrei pensato di vivere, cioè delle mancanze da parte di altrove, a volte mi sento vuoto, senza qualcosa di concreto da sviluppare all’istante, senza l’appoggio della natura che mi dava la forza per proseguire.
comunque, la cosa più eccezionale è che sono qua’ con milioni di idee pronte per essere sviluppate.
ti confesso che appena tornato a casa la paranoia del mal di schiena si è ampliata tantissimo e stavo andando proprio in fibrillazione, MA! appena l’ho riconosciuta l’ho fatta voltare e mi sono messo faccia a faccia, ci ho parlato, le ho dato un nome, e pian piano è svanita, lasciandomi la forza per proseguire alla realizzazione di grandi cose.

CARO HERMES…

Dopo un po’ di tempo dall’ultima volta (ma esiste realmente, poi, il tempo?) torniamo ad aggiornare L’Angolo di Hermes proponendo alcune lettere elettroniche inviate dai membri di Altrove, frutto della condivisione dell’esperienza intensiva iniziata l’8 aprile scorso, che vede l’interazione costante tra di noi per sei giorni a settimana.


Caro Hermes,
la settimana che si è conclusa è stata molto pregna di esperienza fattiva e quindi di conoscenza di me e degli altri. Ho compreso, in parte, cosa voglia dire l’impegno della sadhana, della vita in comune all’interno, fuori dal mondo esterno e dal suo brusio di cui il rumore della mente è il corrispettivo. Ho percepito la differenza tra l’essere ad Altrove tutto il giorno e il dovermi recare al lavoro al mattino, ma anche la contentezza dell’aiuto divino nel poter svolgere il mio lavoro senza recarmi in ufficio. Ho percepito la durezza della terra, la durezza degli attrezzi, la durezza e la fatica di molti lavori… la durezza di me, così indurito perché finora ho chiuso anziché aprire, seppur nella convinzione, illusoria, di non aver mai chiuso porte o finestre.

L’ASPIRAZIONE UMANA

Aspirazione umanaLa più alta aspirazione dell’uomo si è sempre incentrata nella ricerca del Divino, della perfezione, della libertà, della verità e della gioia assolute, dell’immortalità. Questa ricerca sembra costituire l’elemento più essenziale della natura umana, e sopravvive anche ai più lunghi periodi di scetticismo.
Sebbene vi sia una palese contraddizione fra questa aspirazione e la condizione umana attuale, che è basata sull’imperfezione, la mortalità, la schiavitù a certe necessità meccaniche, ciò non costituisce un argomento finale contro la sua validità. Le contraddizioni fanno parte del metodo della Natura.
Questa aspirazione può essere realizzata grazie a una rivoluzione individuale, oppure per mezzo di un processo evolutivo generale.
I problemi dell’esistenza sono fondamentalmente problemi di armonia.
Armonizzare il principio vitale con la materia inanimata è stato il primo problema evolutivo che la Natura si è trovata di fronte e che cerca di risolvere sempre più efficacemente; la sua soluzione definitiva consisterebbe nella creazione di un corpo fisico libero dal decadimento e dalla morte.

IL RIFIUTO DEL MATERIALISTA

Con questo breve scritto, vi presentiamo il secondo episodio della rubrica  La Vita Divina, che prende il suo nome dall’opera omonima di Sri Aurobindo, valida ispirazione per un percorso di educazione integrale come quello che cerchiamo concretamente di fare ad Altrove (leggi qui il primo episodio).


Le due negazioni:
il rifiuto materialistico

Se lo Spirito si è involuto nella Materia, ne consegue che la Materia è una forma dello Spirito. Questi due termini — Materia e Spirito —, lungi dall’essere avversari inconciliabili, sono i due estremi dell’Essere; e, per giungere alla riconciliazione, occorre riconoscere una serie di termini ascendenti che li collegano: la Vita, la Mente, la Sopramente (e i vari piani intermedi).

Se invece affermiamo soltanto l’esistenza di un puro Spirito e di una Energia meccanica, chiamando l’uno Dio o Anima e l’altra Natura, il risultato inevitabile sarà che negheremo l’Anima, considerandola un’illusione dell’immaginazione (ed è il rifiuto del materialista), oppure ci alieneremo dalla Natura, considerandola un’illusione dei sensi (ed è il rifiuto dell’asceta). Ma in queste sterili contraddizioni la mente umana non può rimanere soddisfatta; essa cercherà sempre la riconciliazione degli opposti, cogliendo l’unità ultima senza negare l’energia del molteplice che la esprime.

… UNA SPLENDIDA GIORNATA

Proseguiamo con il secondo appuntamento de L’Angolo di Hermes, la rubrica in cui i membri di Altrove condividono sul nostro sito le loro esperienze… Buona lettura!

Sorrisi per una splendida giornata. Un weekend molto bello per vedere dove siamo arrivati e cosa mostriamo alle persone che arrivano ad Altrove. Sai sotto sotto sono felice che Tobia sia stato con noi, anche se vedo quello che mi mostri, rimane sempre una parte di me che vorrebbe tutti al loro posto.. tutti contenti (se non c’è almeno per me manca una parte). Comprendo che ognuno ha un tempo per arrivare ma comunque nel vederlo lì con noi sono stata felice. Domenica ho avuto modo di toccare con mano ciò che trasmettiamo a chi per la prima volta entra da noi, e me l’hanno confermato.

LA VITA DIVINA

Opera di Aghni, artista poliedrico, guida e fondatore del Gruppo Germoglio (www.gruppogermoglio.it).

Opera di Aghni, artista poliedrico, guida e fondatore del Gruppo Germoglio (www.gruppogermoglio.it).

In questa sezione ci proponiamo di presentarvi alcuni passi di un’opera, La vita divina di Sri Aurobindo, che può aiutare non poco a far comprendere quali sono i sentieri per una Vera educazione integrale che ispirano il nostro cammino ad Altrove. Viene naturale quando si parla di Sri Aurobindo porsi una domanda: è realmente possibile sondare i piani della creazione con una tale maestria e perfezione di visione e dettagli? Trascrivere con il limite che impone la parola scritta il funzionamento e la conoscenza della Macchina Divina? Leggere Sri Aurobindo è come immergersi e sondare nello stesso tempo le profondità buie dell’umana Natura e le altezze luminose della Suprema Coscienza. Il lavoro qui proposto e condiviso è una sintesi dei due volumi The Life Divine di un’opera di circa 1100 pagine, in cui Sri Aurobindo offre una trasposizione in termini, per cosi dire, intellettuali della propria Esperienza. Dalla lettura emerge viva, se pronti, una tangibile esperienza vissuta, toccata con la propria Sostanza e non un vano sapere.

IL TEMPO PASSA E NON ASPETTA NESSUNO…

Pubblichiamo di seguito il primo scritto dell’Angolo di Hermes, in cui i membri di Altrove condivideranno con chi ci osserva dalla nostra finestra sul mondo virtuale le loro esperienze di comprensione, fondate sulla vita… reale.


caro hermes.

il tempo passa ,non aspetta nessuno, se non siamo al passo rischiamo di rimanere indietro, ma da noi stessi.
il tempo ci trasforma, ci rivolta contro, e ci distrugge. resta solo a noi capire e scegliere come sfruttarlo al meglio,
c’è chi ha delle ambizioni, delle aspettative, o sopratutto dei sogni,
ma c’è chi sa gia chi diventerà.